Cucco (Monte) – Traversata del Campanile, Spigolo sud + Fessura della Tarantola

Cucco (Monte) – Traversata del Campanile, Spigolo sud + Fessura della Tarantola
La gita
astrovaldo
5 14/01/2024
Accesso stradale
Relazione

Bella via divertente e non eccessivamente impegnativa su roccia molto bella (fattore che ci ha sorpreso abbastanza considerato che si trova a Monte Cucco)! L’attacco si può riconoscere abbastanza facilmente grazie alla vecchia piastrina isolata posta a 2/3 metri di altezza. In generale basta costeggiare la base del campanile: non appena il sentiero si allontana dalla parete poco dopo “lo stretto crepaccio tra le rocce”, si devia prendendo la prima traccia che risale a sinistra in mezzo agli alberi e la si percorre fino in fondo sulla sinistra, ricollegandosi alla base del campanile ma un po’ più in alto.
La via è protetta principalmente a spit e chiodi dove servono, ma è sempre facilmente integrabile a fettucce e cordini. La relazione qui su Gulliver è chiara e molto dettagliata.
L1 è facile e un po’ “infrascato”, la sosta è abbastanza scomoda e composta da una catena su due spit. Entrambi gli spit sarebbero un po’ da stringere: noi ci abbiamo provato ma data la conformazione della roccia non siamo riusciti. Ad ogni modo sembrano entrambi ancora solidi, si può concatenare un ulteriore spit alto posto a protezione del passo in strapiombo successivo o si può saltare la sosta concatenando L1 ed L2, a voi la scelta.
L2 presenta un primo passo in strapiombo con fessura ben protetto ma non banale e poi una bellissima placchetta delicata, per poi arrivare ad una comoda sosta su catena.
L3 presenta due passi verticali sempre ben protetti, procedendo su bello spigolo. Dopo i primi due passi le difficoltà diminuiscono ma bisogna prestare attenzione alla presenza di alcuni massi appoggiati. In cima due possibilità di sosta al primo alberello o a quello più distante su cui sono posti anche i due anelloni di calata.
L4 bellissima fessura su difficoltà abbastanza contenute e con ampie possibilità di integrazione (alberelli, clessidre e fessure): in particolare, la presenza del “pozzo” sotto i piedi fino al primo spit, rende sostanzialmente obbligatorio farlo. Sosta su albero.
L5 si cammina a destra fino a individuare il chiodo posto sopra un altro albero: breve tiro finale verticale e un po’ fisico ma su ottime maniglie. Sosta in catena o su albero una volta usciti.
La qualità della roccia, le difficoltà non eccessive, la particolarità del Campanile e la varietà nei tiri la rendono secondo me una via altamente consigliabile. Personalmente mi sono piaciuti in particolare L2 e L4.

Con Fabio, Filo e Sara in una strana domenica di Gennaio, in grande solitudine sotto un cielo apparentemente minaccioso ma con un clima che si è poi rivelato ideale.

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