- Accesso stradale
- Uscita Orco Feglino, andare verso Finale e prendere deviazione in salita sulla sinistra verso Monte Cucco Base Camp. Prendere deviazione sulla destra, sempre verso il Monte Cucco Base Camp e superarlo, fino ad arrivare ad un ampio piazzale.
Prima volta su via lunga a Monte Cucco: bella concatenazione ormai classica di due vie storiche, in cui si unisce la prima parte de Il Gufo con la seconda parte di Corpus Domini. L’idea iniziale era di andare alla Torre, purtroppo presa d’assalto.
Cercando un po’ in rete e sulle guide, abbiamo trovato diverse relazioni discordanti tra di loro. Anche la relazione qui presente sulla descrizione di Gulliver, che la darebbe di 3 tiri di 5c non ci sembra veritiera (anche se è vero che la via in potenza si può effettuare in tre tiri). La relazione più completa, chiara e vicina a quello che ci è sembrato lo stato attuale della via, è quella di https://www.vielunghefinale.com/monte-cucco-il-gufo/, nonostante anche in questo caso sui gradi ci siamo trovati in leggero disaccordo: ma è chiaramente sempre soggettivo.
La via si compone attualmente di 5 tiri, anche se L1+L2 e L4+L5 potrebbero essere concatenati, riducendola effettivamente a tre tiri (non consigliato, dati gli attriti che vanno a generarsi).
Attacco lungo il diedro subito attaccato alla destra della scritta “Opti-Matti”, alla base.
L1: diedro di 4c unto ma ben ammanigliato e protetto a resinati. Sosta su resinato + fix
L2: placca in leggero traverso a destra, 5a, e passo su bombamento ben protetto e molto ammanigliato, 5b. Superare catena di calata e proseguire per placca erbosa, 3b. Sosta su anello cementato + fix collegati da cordone vecchio (valutare lo stato del cordone).
L3: procedere in verticale, 4b, lungo una placca un po’ erbosa proteggibile completamente su belle clessidre (utili almeno 5 cordini). Tiro molto divertente! Fare attenzione poco prima dell’uscita sulla destra ad un piede sulla sinistra instabile!
Sosta sulla destra su chiodo e 2 fix
L4: bel diedro continuo, 5b, ben protetto a fix e chiodi. Attenzione ad una grossa lama instabile da non tirare in mezzo al diedro! Una volta arrivati all’ultimo fix, procedere in verticale sempre lungo il diedro, ci si può proteggere su clessidra e radice, fino alla sosta a sinistra su due fix collegati.
L5: breve diedro verso destra, 4a. Proteggibile su clessidra o alberello e su cordino già presente su una seconda clessidra: sosta su anello cementato.
La via inizia a prendere il sole intorno alle 14.00, in questi giorni temperatura comunque più che sostenibile.
In conclusione bella via: perfetta come primo approccio a Monte Cucco. In particolar modo sono meritevoli L3, che seppur erboso è molto divertente da proteggere su clessidre, e il diedro di L4, estetico e continuo. L’unto è fastidioso solo sulle prime due lunghezze, ma a dirla tutta ci aspettavamo di peggio.