Bella salita, complicata dall’aver seguito le indicazioni errate di qui sopra.
Vantaggio : abbiamo riscoperto il tanto decantato sapore alpinistico per un paio di tiri.
Svantaggio : perso un bel pò di tempo per capire cosa fare.
Il tiro che ci ha portato fuori via (quella del restyling per intenderci)è quello del traverso esposto verso destra (che è in realtà del restyling della “Bertone-Zappelli”). NON SI DEVE FARE, ma bisogna proseguire quasi dritti dalla sosta, tenendo sulla sinistra uno speroncino rossastro. Parlando di questa cosa con il gestore del rifugio (purtoppo quando siamo rientrati !) ci ha detto che richiodando hanno percorso per alcuni tiri un itinerario nuovo.
Noi invece, facendo il tiro in traverso abbiamo percorso l’originale “Ottoz”, perchè dalla sosta (attrezzata per calate della Raumer) invece di andare sul 6b della “B-Z.”)abbbiamo seguito dei chiodi normali (e li sono sorti i primi dubbi)che seguivano un camino e proseguito fino ad una vecchia sosta.
Dopo mille dubbi (*),continuato a salire verso sinistra su terreno improteggibile ma per fortuna con difficoltà sul IV+ fino ad una sosta di una via di Motto.
A quel punto, attraversando verso sinistra, e visto una sosta con le placchette dorate siamo riusciti a ricollegarci alla “Ottoz” riattrezzata.
A questo punto, visto l’esperienza, c’è una possibilità in più per chi vuol riscoprire lo spirito dei primi salitori. Ripercorrere due tiri originali della “O-H” senza l’ombra di uno spit !
P.S. Non vale portare martello e chiodi !!
(*)Ringrazio la GA Alberto Boschiazzo che secendendo in doppia sulla vicina “B-Z” ci ha dato la dritta giusta,dicendoci di essere sulla “O-H” originale quando i dubbi erano a mille.