Croix des Tetes (la) – Happy Birthday

Croix des Tetes (la) – Happy Birthday
La gita
obelix-falbala
4 03/08/2015

La cronaca sintetica di Happy birthday
Partenza dal parcheggio alle 5:30
Avvicinamento: 2h fino al colle più 1h tra discesa in ferrata e preparativi alla scalata
Sulla via: 9h30’ con un piccolo zaino a spalle ciascuno (prevedere rifornimento d’acqua prima di partire)
Discesa: a piedi e di buon passo in 1h30’ (attenzione al primo terzo di discesa su terreno scosceso ed esposto)
Arrivo al parcheggio: all’imbrunire, 19:30 circa.
Meteo: bel tempo e persino un po’ troppo caldo.

Per la salita ci siamo affidati alla dettagliatissima relazione (credo di Gilles Brunot) che trovate su C2C http://www.camptocamp.org/routes/238193/fr/croix-des-tetes-happy-birthday di cui ci siamo sentiti di condividere anche le nuove gradazioni.

Nota di carattere generale per futuri ripetitori: la via è la versione elasticamente stirata di parecchie centinaia di metri di ‘Budget for Fisher’ a Boragni in quel di Finale e che Peter Parker sarà stato felicissimo di ripetere regalando quei gradi che vengono riportati nella guida e che risultano così anomali a chi non possiede doti di aracnide.
Fatta eccezione per tre tiri che restano, proprio per la loro unicità, bene ancorati nella memoria, il resto della via si sviluppa su una placconata lievemente appoggiata di calcare grigio scuro dove spalmi e contorsioni piede-mano (e viceversa) la fanno da padrona.
Il tutto, per chi ama la scalata old-style su placca, risulta lievemente eccessivo soltanto dopo il quinto/sesto tiro (ne restano poi solo dieci o undici), per gli altri non c’è che la chimica che annebbia il cervello e spinge la motivazione alle stelle (e spegne i recettori del dolore ai piedi).
I tre tiri di cui sopra sono un corto ma estetico diedro lievemente strapiombante che fa la gioia di chi spalanca bene le gambe (6c+), uno spigolo strapiombante e molto molto fisico (7b????), un ultimo tiro palesemente beffardo che dopo una prima parte di 5c su placca appoggiatissima si incaglia come il Titanic su un passaggio di tetto di nemmeno tre metri (7b+/7c) che fortunatamente è facilmente azzerabile e che non credo che nessuno, arrivato a questo punto, abbia la volontà sufficiente a tentarlo in libera.

Magic line? Macché, saltato giù al tiro dello spigolo strapiombante di 7b+ nonostante avessi sfoderato una faccia da killer da terrorizzare anche il calcare più beton.
Naturalmente l’azzerata sull’ultimo tiro è andata benissimo!

Un gran saluto ai due simpatici forti e veloci grimpeurs francesi impegnati sulla ‘Voix d’Héléna’!!

Con l’inseparabile Arnaud.

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