Croce Rossa (Punta) dal Vallone d’Arnas per il Rifugio Cibrario

Croce Rossa (Punta) dal Vallone d’Arnas per il Rifugio Cibrario
La gita
marco-morra85
4 08/09/2018
Accesso stradale
Dal Vallone d'Arnas - Nulla da segnalare, posteggi lato strada

Seguito l’itinerario più diretto che parte dal Vallone d’Arnas subito sopra Villaretto. Lasciata la macchina prendiamo il sentiero sulla sinistra che parte subito dritto e impegnativo nel bosco sino a giungere alla vecchia ferrovia (Decauville) da dove si prosegue a destra per poi riprendere il sentiero sulla sinistra che continua a salire in maniera costante senza dare molta tregua sino al Rifugio Cibrario. Fino al rifugio il sentiero e ben segnalato e non presenta tecnicità anzi è sempre molto bello e di facile percorrenza.
Dal rifugio il discorso cambia, prendendo il sentiero che parte subito dietro il rifugio con un traverso impegnativo e qualche svolta si raggiunge il lago di Peraciaval (luogo bellissimo) e dopo un pezzo in piano il sentiero riprende a salire in maniera costante per la pietraia che ci porta al Colle della Valletta. Anche questo secondo tratto non presenta difficoltà tecniche se non per la quota che va via via aumentando, la pendenza e il dislivello fin qui fatto che inizia ad essere importante; il sentiero risulta sempre ben segnalato e pulito.
Giunti al Colle della Valletta prendiamo sulla destra seguendo gli omini di pietra e le tacche rosse sulle pietre che tendono a perdersi nel nevaio ma alzando la testa si scorge dall’altra parte una pietra con tacca rossa che fa riprendere la direzione, superiamo il piccolo nevaio stando sulle rocce nella parte alta e riprendiamo il sentiero seguendo le tacche e gli omini di pietra. Di qui ora il sentiero si perde e non risulta di facile lettura in quanto gli omini di pietra non sono sempre ben visibili e in qualche tratto ci siamo trovati fuori tracci salendo in verticale rispetto alla cima per poi riprendere la direzione giusta ritrovando la traccia. La traccia risulta più visibile e facile da seguire negli ultimi 100 m che conducono alla vetta dove si erge una bellissima statua della Madonna.
Quest’ultimo tratto anche se escursionistico è da affrontare con prudenza in quanto si è su sfasciumi, il terreno sotto i piedi tende a franare e si sale quasi sempre seguendo la verticale. Bisogna stare attenti a non far cadere pietre dietro per non colpire i compagni di escursione o altre persone in quanto basta poco per far cascare delle pietre (cosa che è capitata non per mano nostra oltretutto).
Giunti in cima beh che dire, il panorama di cui si gode ripaga del sacrificio fatto per giungere in vetta. La temperatura era ideale e non vi era troppa aria dandoci il tempo di mangiare riposarci un po’ e poi iniziare la lunga discesa su stesso sentiero che ci ha portato si su sino alla macchina.
Il tratto dalla cima al Colle della Valletta risulta agevole in discesa in quanto la traccia risulta visibile.

Mi unisco ai complimenti fatti da Roby Candela per la manutenzione del sentiero che fino al Colle della Valletta è impeccabile.
Un ringraziamento al mio compagno di escursioni Andrea che è stato “stoico” fino alla fine raggiungendo la vetta se pur con qualche difficoltà. I 3566 mt son stati conquistati.

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