Croce (Monte) o Brun da Saint Jacques

Croce (Monte) o Brun da Saint Jacques
La gita
andrea81
5 17/11/2012
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
2000

Bel gitone, anche se non ancora in condizioni ottimali.
Siamo partiti da Rovinal, salendo per ripidi prati senza traccia raggiungendo un alpeggio al limite del bosco, dove abbiamo ritrovato la strada e i sentieri vari. Fino qui zero neve. Poi sentierino nel bosco abbastanza ripido, con un po’ di neve e ghiaccio, fino a sbucare agli alpeggi di Nana, dove la copertura nevosa aumenta a 20-30 cm. Non calziamo le ciaspole perchè c’è già una buona traccia, che prosegue sulla poderale del rifugio Tournalin (qualche scorciatoia possibile). Considerando l’innevamento scarso decidiamo di tagliare per il valloncello sotto il Palon di Nana, scelta redditizia perchè fa risparmiare strada e tempo. Purtroppo sui pendii assolati più ripidi c’è più erba che neve, rendendo la salita un po’ ravanosa. Superato un pendio ripido di erba scivolosa arriviamo su un ripiano dove calziamo le ciaspole a circa 2300 m, al sole il manto è assestato anche se non portante, mentre nelle conche all’ombra la neve è polverosa e inconsistente sui 50-60 cm (manca il fondo, spesso si tocca). Con non poca fatica tracciamo gli ultimi 500 m di salita, ci siamo tenuti al centro dell’avvallamento evitando il lungo traverso, l’unico pendio più ripido è spoglio di neve. Poi il pendio che precede il colle e la successiva dorsale di cresta, completamente innevati con la parte finale molto faticosa per la quantità di neve, e finalmente all’anticima e poi alla piccola croce che si vede solo all’ultimo istante.
Gran faticaccia ma ne è valsa la pena, temperatura molto gradevole a parte i -4° alla partenza, poi ottima inversione termica. In discesa abbiamo tenuto le ciaspole fino alla strada e poi volendo ancora fino alle alpi Nana. Velo pietoso sull’orario di rientro, diciamo che ci siamo accorti di quanto si siano allungate le giornate!
In ottima compagnia di Mary e Stelvio che nonostante la fatica e la lunghezza della gita non si sono arresi.

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