Cristalliera (Punta) Cresta SSO o delle Scuole

Cristalliera (Punta) Cresta SSO o delle Scuole
La gita
mbourcet213
5 06/09/2015

Ammetto che questa relazione è una delle più difficili da scrivere che mi siano mai capitate, già leggendo la descrizione qui su Gulliver e sulla Guida ai monti d’Italia le idee si confondono un po’, se poi si leggono ancora le gite se ne capisce ancora meno!
E’ vero anche che la cresta è talmente ampia che si possono trovare passaggi e vie completamente diverse l’una dall’altra e con diverse difficoltà!
Una raccomandazione prima di tutto, nonostante alcuni la definiscano addirittura escursionistica non sottovalutate assolutamente la cresta, io lo avevo fatto e per fortuna mi sono ritrovato ad avere insieme attrezzatura e una persona esperta con me, senza sarebbe stata molto dura arrivare in cima o peggio ancora ridiscendere in caso di necessità.
Questo perchè è vero che le difficoltà non sono elevate (noi abbiamo percorso la cresta praticamente come da descrizione ad eccezione della calata in doppia che abbiamo aggirato), ma mantenere la via giusta senza ficcarsi in brutti posti non è per nulla scontato! Se si segue una traccia GPS (cosa molto consigliata) non si incontrano praticamente difficoltà.
Detto questo noi siamo saliti al Lago Laus poi deviato a destra scendendo qualche metro nel lungo traverso che porta al colletto dal quale parte la cresta erbosa, percorsa fino all’attacco della cresta vera e propria dalla quale abbiamo iniziato a trovare qualche passaggio carino e divertente. Saliti slegati fino al torrione (poco visibile fino a quando non lo si è salito o superato aggirandolo) dopo una breve placca da scendere facendo attenzione a non scivolare per giungere nell’intaglio. Da qui una placca con buoni appigli ma discretamente impegnativa ci ha convinti a legarci per sicurezza, superata la placca si alternano tratti facili ad altri più esposti o da disarrampicare per trovare la via migliore. Sconsigliato vivamente, almeno vedendolo da sopra, l’aggiramento completo dell’ultimo torrione (che si sale per un camino) visto che il versante lato Vallone delle Vallette è composto da pendii ripidi di erba e sfasciumi raggiungibili solo disarrampicando su saltini di roccia relativamente pericolosi.
Passato il camino una breve placca conduce agli sfasciumi finali e successivamente alla vetta.
Ottimo panorama a 360°! Discesa per la normale.

Con un’ottima Sara e per fortuna con Beppe, senza di lui non saremmo certamente saliti divertendoci e sicuri della via migliore.

N.B. Il mio commento iniziale non vuole essere in nessun modo offensivo o di critica nei confronti di chi ha redatto l’itinerario e ha recensito le varie gite. Siccome nell’era di internet molte persone con poca esperienza alpinistica (tra cui il sottoscritto) si riferiscono a siti come Gulliver per cercare informazioni sulle gite da effettuare ci tenevo a precisare che io non ho trovato delle condizioni così facili come avevo edotto appunto dalla pagina di itinerario e gite. La salita da noi effettuata se fosse segnalata da omini o segni sarebbe sicuramente F+ con passaggi di II° max poco esposti, la difficoltà stà solamente nella ricerca dell’itinerario corretto.
Utili imbrago, corda da 30 metri con relativa ferraglia per la calata, per il resto si può salire tranquillamente in conserva o in libera senza problemi.

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