Crevacol (Testa di) da Planaval, traversata a Pra Farcoz per i colli Serena, Ceingles, Saint Rhemy

Crevacol (Testa di) da Planaval, traversata a Pra Farcoz per i colli Serena, Ceingles, Saint Rhemy
La gita
brunello-56
5 27/08/2016
Accesso stradale
A piedi da Grassey

Tanto per cambiare gita da fuori testa. Era nata per andare “solo” alla Testa di Crevacol salendo al Colle di St. Rhemy passando per la Comba di Thoules, poi strada facendo – visto che si prospettava il problema di riempire la giornata prima del recupero al ristorante di Pra d’Arc, che non doveva avvenire troppo presto – mi è balenata questa variante. Così partendo da casa e non da Planaval e compiendo tutto questo giro le ore di marcia sono state quasi 12 (però con soste e foto comprese …) ed il dislivello è salito a 2279 m.
Gita come da itinerario (quello lungo), il paradosso è che il problema non è mai stata la salita ma la discesa.
La prima discesa a rischio è stata quella dall’alpe di Bois meiten a Pots; il sentiero ci sarebbe anche, ma seguirlo è un’impresa, visto che appare-scompare. Sull’erba alta si va a intuito, ma quando inizia la discesa l’ho perso e così mi sono ritrovato nella pietraia, scoprendo dopo che il sentiero la aggira; comunque la discesa è solo un po’ più faticosa e ostica, ma niente di che.
La seconda invece è stata angosciante. Sceso dalla Testa al Col di Crevacol lungo la pista, non avendo trovato il sentiero ho iniziato la discesa sul facile pendio. Tutto bene fino ad un risalto con pino, da dove si vedeva anche il ristorante sottostante; qui ho trovato una marcata traccia che scendeva a mezza costa, così anziché scendere in verticale sulla statale l’ho seguita. L’avessi mai fatto: mi ha portato nella fitta macchia di arbusti, con fondo acquitrinoso e profonde tracce di animali, probabilmente cinghiali. Ogni tanto sentivo qualche sinistro fruscio tra le frasche, col timore – più per Frank – di vedermi davanti qualche animale poco accomodante. Comunque una volta uscitone l’ho aggirata dall’alto puntando ad una traccia di pista che scendeva e che stavolta, senza patemi, mi ha portato al ristorane sulla statale.
Giornata comunque dal meteo incredibile. Partito con fitta foschia, salendo sulla sterrata al Col Serena e poco prima di Rantin ho “bucato” le nubi e lo spettacolo è stato elettrizzante, con le catene di monti che emergevano dal mare della nuvolosità. Questa si è poi dissolta, bel tempo stabile per tutta la giornata con solo qualche addensamento pomeridiano.
Gita ovviamente da 5*, nonostante la lunghezza e le discese avventurose. Spettacolare il panorama dalla Testa di Crevacol, ma per goderselo appieno il consiglio è di arrivarci un po’ più freschi e non alla fine di una gita come questa.

Oggi di nuovo con Frank, che però non ha scelto la miglior occasione per tornare “on-the-road”. Bravissimo comunque, anche nella fitta macchia, e sempre in avanguardia. Grazie Mitico!
E poi solito mega-grazie alla moglie per il recupero a St. Rhemy: prosciuttificio già chiuso ma abbiamo rimediato lo stesso …..

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