Arrampicata molto, molto particolare, bisogna più che altro camminare strisciando come gatti lungo la parete. Nel complesso abbastanza bello (da fare una volta). Un incredibile camoscio ci spiava dalla cima della cresta, scaricandoci anche addosso un bel po’ di pietre, maledetto!
Abbiamo deciso di andare verso la cima nord, reputandola più vicina e più facile la discesa, in realtà il tratto di cresta é molto aereo e non banale. La discesa é sì elementare (F), ma più lunga.
Ancora un po’ di neve alla base, fino al primo spit, da cui si può partire senza difficoltà (il pendio all’ inizio sarà a 40-45°). Ancora una striscia per una decina di metri da evitare stando rannicchiati nel diedro altrimenti il rischio di bagnarsi le scarpette e di volare alla prima placca é certo! Questa settimana cmq scioglierà tutto.
Tempo bello con qualche nuvola dall’Italia intorno all’ora di pranzo.
Partiti alle 9.45 dalla macchina, di ritorno alla 17.30. Piuttosto lunga
Gita consigliabile, per la sua particolarità e per la bellezza e singolarità della cima e dell’ambiente.
Un grazie e complimenti ad Andrea sempre più in forma