Crana (Pioda di) per la grande piodata

Crana (Pioda di) per la grande piodata
La gita
larix66
5 15/07/2017

Da I Motti risaliamo il dosso erboso a monte delle baite seguendo tracce discontinue, probabilmente il percorso più agevole per accedere al Canalone, che si presenta asciutto fatta eccezione per la parte più interna a ridosso delle rocce verticali alla nostra sinistra. Mario e Greta salgono diretti nel canale mentre Beppi punta deciso verso la grande piodata. Lo seguo per un breve tratto per evitare i piccoli salti di roccia ed i residui tratti umidi, e mi rendo subito conto che mi sentirei molto più a mio agio se tra me e le lisce placche ci fosse uno strato di neve con la giusta consistenza. Devo però adattarmi alla situazione; con qualche difficoltà salgo di qualche decina di metri sfruttando una fessura, poi attraversando a sinistra raggiungo il breve tratto verticale, ben appigliato, da cui guadagno il pendio detritico che conduce alla forcella tra le due piodate. Riprendiamo a salire ora lungo la via normale da cui vediamo Beppi che è già arrivato e ci aspetta all’inizio del traverso, il passaggio più esposto che recentemente è stato attrezzato con una corda metallica. Nella stessa occasione è stata posata una piccola statua bronzea della Madonna, con libro di vetta, poco prima dell’ultimo tratto di cresta che conduce in cima. Passiamo il traverso, ciascuno alla propria maniera, ed arriviamo tutti in cima da cui scendiamo quindi lungo la via normale.

Avevo in programma di rilassarmi dopo un weekend piuttosto avventuroso ma la proposta di questa gita mi convince a rimandare il relax ad un’altra occasione. Gran bella giornata In compagnia di Beppi e Greta (già “di casa” su questa cima ma stavolta su un percorso a tutti gli effetti alpinistico), che segue senza esitazione papà Mario senza mai mettere in tensione la corda di conserva.

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