Crana (Pioda di) per la grande piodata

Crana (Pioda di) per la grande piodata
La gita
larix66
4 27/08/2014

Dopo due ascensioni misto-invernali torno a salire la Pioda di Crana in condizioni estive. Scelgo di affrontare la salita per il canalone del versante Est, alternativa (leggermente più facile) al percorso della grande piodata descritto nell’itinerario. L’accesso avviene dall’Alpe I Motti, da cui si traversa in direzione dell’ingresso del canalone, tra pietraie, rododendri e ripidi prati transitando presso un grosso masso isolato noto in zona come “Sasso delle marmotte”. Raggiunta la barra rocciosa citata nell’itinerario, la si supera direttamente a sinistra per un breve salto erboso/roccioso per poi proseguire tra blocchi e detriti (e qualche ortica) sotto le rocce verticali della prima piodata per uscire alla “Forcella” da cui si prosegue lungo la via normale. L’unico problema consiste nell’acqua che spesso bagna le placche a ridosso della parete.
Partito piuttosto tardi per dare alle rocce il tempo di asciugarsi dopo le piogge di ieri, comincio la salita del canalone tenendomi per quanto possibile verso la parete alla mia sinistra, per sfruttarne gli appigli. Un passaggio complicato dall’ acqua che rende scivolose le placche mi causa qualche difficoltà che decido quindi di evitare con un delicato traverso in aderenza verso destra. Spostandomi di nuovo a sinistra raggiungo l’ultimo salto che supero senza particolari difficoltà per proseguire la salita sulla via normale, che seguirò poi interamente in discesa. Tre capre mi precedono sull’ultimo tratto di cresta verso la cima, dove incontro altri due escursionisti saliti dalla via normale.

Gita in solitaria; ben poca gente in tutta la zona nonostante la splendida giornata favonica.

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