- Accesso stradale
- parcheggio a Elevaz
Partito da Elevaz (oltre c’è un divieto di pericolo caduta pietre anche per pedoni?!) e raggiunto in pochi minuti Torrent, qui ho fatto fatica a capire che il sentiero passava sotto la borgata e non sopra, quindi l’ho perso e poi per tracce l’ho ritrovato. Diventa più marcato all’incrocio con il n.6 proveniente dal fondovalle.
Da qui in poi si sale sempre con pendenza sostenuta nel bosco, intercettando diverse volte la strada per Plan Praz.
A salire, dopo la bellissima baita di Chanton, ho proseguito per il sentiero n.3 che passa sul versante est sopra il Mont de Nona e poi percorre interamente il crinale est del Mont Crammont.
Si incontra neve a chiazze, spesso all’interno del solco del sentiero quindi è conveniente salire per zolle a lato. C’è un breve tratto un po’ più delicato, breve traverso innevato ma è volendo aggirabile sul lato sud per un canalino di terra e pietrame.
In ogni caso con nuove nevicate è consigliabile portare i ramponi, attualmente non necessari.
Ho scoperto in cima che la statua della Madonna non c’è più, presumibilmente a causa del possibile crollo del terrazzo su cui era stata edificata (insieme al basamento dell’antico Pavillon De Saussure). Pericolo segnalato anche da cartelli, infatti è stato tracciato un nuovo sentiero per giungere alla sommità, che passa poco più in basso. Ovviamente, vista la neve, mi sono limitato alla sommità est senza velleità della cima nord-ovest, cresta delicata.
Discesa rapida e ripida, all’incrocio con il sentiero 3A (cartello) ho deviato per questo passando a Plan Praz, quindi a Chanton salvo poi proseguire sulla poderale senza ritornare da Torrent, questa variante è piacevole e panoramica, inoltre si riesce a tagliare per prati la parte conclusiva prima di Elevaz.
I sentieri sono ben evidenti seppur manchino quasi sempre i segnavia (eccetto nei bivi per indicati), penso siano stati un po’ ripristinati di recente.
Giornata inizialmente velata, poi da metà mattinata sole e cielo azzurro, con un po’ d’aria tagliente in quota. Boschi con colori ancora accesi. Panorama nemmeno dirlo, eccezionale.
Mi ha raggiunto (e superato) un ragazzo che in salita volava, e poi è davvero volato anche in discesa (col parapendio).