Court de Bard da Challancin

Court de Bard da Challancin
La gita
brunello-56
5 27/12/2016
Accesso stradale
A piedi da Grassey-Cheverel

Sono stato incerto se inserire questa gita come escursionistica o con racchette neve, poi ha prevalso la prima ipotesi. Primo perché ho volutamente lasciato a casa le ciaspole e poi perché, visto quanto stanno adesso dicendo i media circa le temperature odierne, oggi sembrava davvero un’escursione estiva, se non fosse stato per la neve (non abbondante) che si pesta sulla dorsale del colle. L’unica variante non estiva di oggi è il ghiaccio, veramente insidioso, che si incontra sul sentiero e a cui occorre prestare attenzione.
Bellissimo l’itinerario scelto, che voglio raccontare (e fortuna che la logistica lo ha permesso).
Partenza da Cheverel, doverosa sosta-cappuccio al bar, e poi via, lungo le mulattiere d’antan. Si prende per Challancin, al primo bivio subito a sinistra seguendo le indicazioni (che saranno una costante) dello storico sentiero “L’homme et la pente”, si segue il percorso (che un po’ si perde nel prato) fino ad intersecare, presso una cabina elettrica, la strada asfaltata che sale a Planaval; si attraversa la strada e si prosegue sullo stesso sentiero (la palina qui è sparita) raggiugendo Morge presso la chiesetta; si risale la stradina (sinistra) che attraversa il villaggio, alle prime case voltare a destra e si ritorna sulla strada asfaltata, la si attraversa e si imbocca (stavolta c’è l’indicazione) la comoda mulattiera che porta a Challancin. Si entra nel villaggio presso la chiesetta, lo si attraversa fino al segnale di divieto dove, al bivio, parte l’itinerario per il Col du Bard; prendere il ramo di destra (indicazioni per Charvaz e Larice monumentale) e proseguire fino ad arrivare a scavalcare un costone dove si incontrano le indicazioni per Charvaz e Col du Bard-larice monumentale. Seguire il sentiero, che risale il costone, si arriva al larice secolare e poi in breve al colle dal quale, lungo la larga dorsale innevata, si arriva al Court du Bard.
Discesa lungo lo stesso percorso di salita fino al bivio per Charvaz-Challancin; qui si imbocca la larga e bellissima mulattiera che porta al villaggio di Charvaz, dove si trova la strada che arriva da La Salle. Percorrendo questa occorre ricordare che, al tornante appena fuori dal villaggio, si trova un primo bivio con partenza del sentiero per Vedun (palina con indicazione); al bivio successivo, indicato da sassi, parte la mulattiera che scende a La Salle; questa interseca la strada sterrata (una sola volta), prosegue passando vicino ad una chiesetta fino ad arrivare alle abitazioni di La Fenetre; qui, seguendo le indicazioni per La Salle, si arriva in breve all’abitato di Ecours presso la chiesetta.

Io ho seguito tutto questo itinerario scendendo fino ad Ecours contando poi sul puntuale recupero della moglie. E’ stata una gita memorabile, cinque stelle non bastano per riconoscere il piacere di percorrere mulattiere sconosciute, di una giornata dal meteo incredibile, di visitare il villaggio di Charvaz che sembra dimenticato dal tempo (anche se oggi in forte ristrutturazione). Qui tra l’altro mi sono preso il piacere di andare a cercare quella strada che dovrebbe collegare Charvaz con il versante La Salle. E in effetti c’è, chiusa e franata anche qui.
Oggi nessuno sul percorso, Challancin deserta (solitamente c’è qualche macchina di chi sale al colle, oggi niente), un solo escursionista come me incontrato al Court de Bard, dispensatore di carezze per la felicità di Frank.
Grande gita, degna conclusione di un 2016 che tutto sommato ha portato molte soddisfazioni. E con l’occasione Auguri di Felice Anno Nuovo a tutti.

Naturalmente con Frank, oggi incontenibile su un percorso a misura di cane vista la neve non abbondante e sempre portante. Ma da domani il raggio d’azione si accorcia, al massimo si arriva fino al Canale Cavour ….

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