Via di aderenza molto bella, in ambiente ombroso e triste ma con un suo fascino.
La scritta P.P. alla deviazione non l’abbiamo proprio vista (anche se sapevo dove si girava!) conviene quindi, se non si conosce il posto, stare attenti quando la mulattiera, un paio di tornanti dopo le baite, passa a destra di una roccia montonata con un piccolo masso bianco sopra. I primi bolli sono rossi, dopo la discesa e poco dopo l’attraversamento del canale, bisogna lasciarli e seguire i bolli gialli che salgono alla parete (freccia sbiadita al bivio).
Siamo saliti con una singola da 70 e scesi in doppia, ma è assolutamente da sconsigliare viste le acrobazie che abbiamo fatto… è meglio con una singola uscire dalla parete e andare a destra in leggera salita, incontrando il sentiero che riporta giù (in tal caso non lasciare niente a base via) oppure con due corde all’ultima sosta andare a destra una decina di metri per scendere la prima doppia dai birraioli (per evitare doppie fortemente oblique).
Gradi: l’obbligatorio credo che sia molto basso, se si fa in libera senza farsi “tenere un attimino” il passo chiave è molto tecnico e direi sul 6a+ robusto sebbene sia solo un tratto breve). Il reso molto più facile ma con chiodatura non certo ascellare. Lo stato di fix e soste è ancora molto buono. Secondo e terzo, penultimo e terzultimo tiro sono tranquillamente unibili senza grossi attriti. Friends del tutto inutili, eventualmente può servire in un passo un cordino su lama.