Ho letto attentamente le varie recensioni su questa gita per capire quale fosse il percorso migliore dal colletto alla Courbè e mi sono deciso a fare il traverso: non so in che condizioni era in passato ma oggi l’ho trovato molto critico, nel senso che ci sono una ventina di metri dove non esiste (vedi foto con ometto che fa arrivare lì e poi si deve puntare al grosso ometto da cui si sale facilmente in vetta, prima del quale il traverso riprende abbastanza agevole sotto le rocce nere). C’è chi è passato in cresta e chi invece, Anna-Renato, ha evitato questo pezzo critico del traverso scendendo alla base del canale detritico e raggiungendo da lì l’ometto indicatore (non so come sia il canalino ma sembra più agevole raggiungerne la base).
Insomma, al ritorno una scivolata, senza conseguenze, non me la sono evitata, si tratta di colatoi di terra e detriti in cui non si riesce a lasciare la pedata.
Per il resto sono salito dal col Mirandol e seguito tutta la cresta con le varie cime mentre per il ritorno ho optato per la discesa sul pendio detrico e prati (ci sono varie tracce), tutto sommato non problematico e che fa risparmiare molto tempo.
Per evitare il caldo sono partito alle 7, percorso in ombra per parecchio e sole che quando è uscito arriva in faccia, insomma poche foto decenti….
Tenere presente che il traverso alle 10,30 era ancora in ombra.
Nonostante fosse il 14 agosto nessuno sul percorso (visti solo una coppia di campeggiatori intorno a quota 2800).