Courbe (Tète de la) da Saint Ours per il Col de Mirandol

Courbe (Tète de la) da Saint Ours per il Col de Mirandol
La gita
pulici
5 22/10/2011
Accesso stradale
no problem

Gita alpinistica, ha già spiegato molto bene Enzo: la tipica neve di ottobre, bella a vedersi quanto insidiosa e inconsistente, ha inizialmente generato qualche perplessità (andiamo a vedere…) poi superata fino al termine dell’incassato canaletto, che proteggeva da ogni esposizione. Allo sbocco di un piccolo intaglio, meno di 50m dalla vetta, preceduto da una sgradevole placca semiesposta di 6/7 m (PD+ in queste condizioni) parzialmente innevata, è cominciato il tratto finale, su placche molto esposte e con i pochi gradini innevati (F+/PD-attuali), ramponi inutili, ma corda (purtroppo lasciata, ehm, a casa) utilissima: la discesa è stata quindi ancor più delicata (grazie a Enzo per l’assistenza). Cresta con varie vette denominate, ma credo ci sia discreta confusione sulla loro quota e ce n’è solo 2 di evidenti, di cui la seconda nettamente più elevata della prima (se è la Poursoulina di certo non è 2903m, se è le Chargours, di certo è ben più alta dell’Adrechouns, se è l’Adrechouns, come mi pare da foto su altri siti, allora Chargours e Poursolina sono due muchietti di sassi…gradite dritte in proposito). Discesa per il pendio detritico che passa dalla bergerie, pochi metri a dx della zona innevata.

Felice e svuotato per aver raggiunto la magnifica e panoramicissima spianata di vetta (grosso omettone) ho atteso volentieri il socio (l’altro, Ettore, prudentemente rientrato in anticipo) nel largo detritico pianoro successivo, il quale con un blitz di intraprendenza ed esperienza ha “sommitato” anche il Bréquets in 45 min a/r: discesa per ripido e franoso canale esposto su notevoli salti rocciosi e rientro in arrampicata libera per il muro ubicato sulla cresta (20/25 m, II e III). Quanto a me, più che altro scoraggiato dal pendio di fango mobilissimo per via della neve appena scioltasi, ritenterò il Bréquets con corda e per l’estetica cresta S della Courbe. Non è una cima banale, cautela.
Giornata, colori e panorami spettacolari, in particolare sull’Aiguille, il gruppo della Font Sancte, il rosso monolito del Brec, appoggiato su sabbia, la conca della Siguret, al cui lato dx (sembra un cono di vulcano !!!) pare ubicato un ameno laghetto, oggi ghiacciato, che rappresenta un gita almeno EE di grande interesse e, infine, l’imponente Rocca Blancia.

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