Fatta integralmente Magico Alverman. A metà i tiri più interessanti (dati 6b+ e 6b&A0); purtroppo il freddo mi ha un po’ genato…
Accesso: tutta l’ultima parte della mulattiera è invasa dalla vegetazione, e quando è in prossimità della parete diventa impercorribile. Occorre dirigersi verso la parete, e seguirne la base verso sinistra per traccia fra i rovi.
Chiodatura: il secondo spit (che dovrebbe essere il terzo se fosse chiodata bene) è rotto, per cui la parte più difficile del primo tiro è come farla slegati. Secondo me converrebbe aspettare che qualcuno lo rimetta…
Gradi: vista la temperatura abbondantemente sotto zero, sembravano molto stretti (specialmente l’ultimo tiro di 5c), ma ciò non fa testo…
Discesa: ATTENZIONE che sulla guida a mani nude riporta il 3c finale come un unico tiro; in realtà sono un centinaio di metri (in gran parte di I grado)che seguono il crestone verso sinistra, sino a una svasatura di placche. E’ abbastanza una gara di orienteering trovare la sosta…
Le doppie sono comode e veloci.
Dalla base delle doppie alla base della via, è l’inferno di rovi…forse è meglio portarsi dietro qualcosa per farsi spazio (napalm, machete…)
La via in questa stagione prende un’oretta di sole in tutto il giorno!!
Grazie al buon Gianni, che pur sapendo che era in programma un ravanamento, è venuto lo stesso….
Mi è capitato poche volte di scendere lungo una colata di ghiaccio da una via in bassa valle!