In realtà siamo stati alla Punta 2301 posta tra la Costigliole e la Vergia, poichè per 9/10 l’it. è quello della Costigliole, quindi indico la gita sotto questo nome. La cima sarebbe degna di una sua identità perchè molto individuabile e marcata. Era evidente che, viste le ralazioni dei giorni scorsi, tracce ce ne fossero fin nei pressi dell’ Alpe della Sella verso la Vergia e/o il Ventacul. Noi ci siamo inoltrati nel gelido vallone a nord, portandoci sotto il Colle Chiot del Cavallo; da lì volgendo a sx abbiamo risalito il ripido pendio fino all’insellatura 2254, da cui per bella cresta, finalmente assolata, abbiamo raggiunto la nostra cima. Fatta traccia dall’ Alpe della Sella; unica presenza quella di un audace ciaspolaro che incontriamo mentre sta scendendo e noi salendo. In discesa: cresta spettacolare, pendio ripido da sballo con polvere 00, quindi vallette, gobbe e quant’altro in farina, talvolta crostacea ma ininfluente per la discesa, sino all’ Alpe della Sella. Poi ancora giù, in polvere, verso un profondo impluvio, attraversato il quale ci riuniamo ai traccioni della Vergia e alla stradina pistata e veloce, per la quale in breve siamo tornati a Barmafreida-Pra del Torno.
La combriccola era di 9 gitanti piuttosto briosi, per la qual cosa abbiamo dovuto spegnere gli ardori nell’ ottima trattoria Sonagliette, fraz. di Angrogna … e così in 2 dì 2 gite molto belle a bassa intensità di costi.