Costazza (Bec) dalla strada per Dondena

Bella gita e bella giornata.
Fino a quota 2450 appena sotto al Lago Miserin non c’era neve.
Nelle prime ore del mattino la strada per il lago rimane totalmente in ombra ed esposta al vento, per cui faceva freddo. Dal Miserin in poi invece si rimane al sole e riparati dal vento, per cui stavo bene.
La traccia finiva al Miserin, da lì al Bec Costazza l’ho dovuta battere. Fino all’attacco del colletto del Bec Costazza la neve era poca ed era portante, ho iniziato a tribolare sotto il colletto, dove il vento ha accumulato parecchia neve in un punto che è anche ripido. Qui appena prima del colletto data la pendenza per precauzione ho tolto le ciaspole ed ho proseguito con piccozza e ramponi, che poi ho tenuto fino in vetta e per parte della discesa fino all’anticima. Dal colletto alla cima la cresta era rocciosa con qualche sprazzo di neve qua è là.
Magnifica la vista dalla vetta.
Per la discesa ho provato a fare una variante aggirando l’anticima e scendendo a Sud di essa: da qui sono state di nuovo necessarie le ciaspole perché si sprofondava veramente tanto negli accumuli da vento. Con questa variante però ho allungato il ritorno ed ho dovuto fare un traverso che non mi è piaciuto su neve ghiacciata e non battuta con sottostante strapiombo. Col senno di poi sarebbe stato meglio scendere dall’itinerario battuto in salita.

Al ritorno incontrati due ciaspolatori che saluto: vedo che anch’essi hanno inserito qui la loro relazione.