Costa Rossa (Bric) da San Giovenale per Fontana Cappa

Costa Rossa (Bric) da San Giovenale per Fontana Cappa
La gita
sirflowersnl
5 10/08/2014

Anche se la Bisalta è sempre la Bisalta, è stata, come sempre, una gita sfiancante ed eterna. Dopo ore di cammino sulle colline si arriva a Fontana Cappa e lì è solo l’inizio ! Il tratto da qui alla cresta è assai ripido e dopo ogni roccia sale sempre di più, sembra infinito. Una volta in cresta il più è fatto, ma manca ancora una bella ora e mezza di fatica. In compenso, la vista è in ogni punto del tragitto mozzafiato, per non parlare della vetta che è letteralmente un balcone sulla piana cuneese. Tranne qualche poiana, di animali non se ne vedono forse anche perchè di acqua non se ne vede l’ombra dai 2000 in su: le uniche fonti trovate sono state Fontana Cappa, e un piccolo ruscello più a monte, nei pressi del passaggio di roccia.
Dopo una rifocillante sosta in vetta, abbiamo intrapreso il sentiero fino alla Motta, per poi scendere al Ceresole. Abbiamo quindi proseguito il nostro eterno pellegrinaggio fino ai Prati del Soglio. Qualche passo ancora e, finalmente dopo 12 ore di cammino, siamo scesi a Rosbella dove un nostro amico, come il buon samaritano, ha raccolto le nostre povere ossa stanche e ci ha portati alla macchina.
Il cellulare prende molto bene nei dintorni della vetta.

Ce l’abbiamo fatta: abbiamo compiuto una sorta di Grand Tuor della Bisalta, un anello a dir poco infernale, ma non privo di grandi soddisfazioni. Sebbene leggendo la descrizione, questa sembri essere stata una gita sconfortante, è invece il contrario: certo è che abbiamo fatto molta fatica, perchè alcuni passaggi sono molto ripidi e allo stesso tempo lunghi, ma consiglio questa gita a chiunque, specialmente a coloro che hanno piacere di spendere una bella giornata di Sole. Suggerisco a proposito una bella compagnia di amici, e di avere chiaro nell’ottica dell’impresa il pranzo in vetta. Questo infatti aiuta a recuperare energie, e ripaga appieno mente e spirito di tutte le fatiche fatte e da farsi. Io, per lo meno, l’ho interpretato come scopo principale dell’esperienza.
Concludendo, ci tengo a sottolineare che non è proprio una semplice passeggiata, nemmeno se, una volta in vetta, avete intenzione di tornare sulla stessa strada di ascesa.

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