Cornus (Rochers) Traversata NO – SE

Cornus (Rochers) Traversata NO – SE
La gita
matteo-bosco
4 28/09/2021
Accesso stradale
ok fino allo Scarfiotti

Traversata fatta da sud a nord, “alla francese”, a mio avviso di maggior soddisfazione e interesse rispetto al senso opposto.
Noi abbiamo fatto l’avvicinamento dal sentiero geologico in senso orario (cioè dallo Scarfiotti seguendo inizialmente per il col d’Etiache), l’abbiamo poi abbandonato nei pressi del Bric del Mezzodì e siamo saliti passando a dx di quest’ultimo in direzione del passo della Rognosa. Inizialmente c’è solo qualche ometto, ma il percorso è abbastanza evidente, poi ci siamo uniti ad un’ottima traccia (ometti e bolli rossi) proveniente dal tornante sotto il Pian dei Morti. Non saprei dire se l’avvicinamento dalla parte opposta sia più breve o più agevole, noi comunque ci siamo trovati bene a fare così.

Dal passo Rognosa abbiamo fatto 2 tiri di corda (ma un tiro solo da 50m basta) in un evidente camino protetto con qualche spit abbastanza nuovo, fino ad un antro, poi in conserva in cima alla punta Levi. Da qui alla base della Punta Noci passando per la Stura, abbiamo fatto tanta conserva (perlopiù sprotetta), e due calate. La salita alla Noci è la parte più interessante dell’itinerario con 2 tiri tutti da scalare su roccia ottima (IV continuo e un passaggio di V sul secondo tiro), qualche spit a proteggere i passi più duri e possibilità di integrare con friends medi. La punta Costantino si sale facilmente aggirando i torrioni della cresta grazie ad un’evidente cengia sul lato italiano, al termine della quale si sale per facili risalti fino in cima.
Da qui si potrebbe scendere per cenge sul lato francese per riprendere la cresta dopo alcuni torrioni, ma da quel lato c’era neve e verglass quindi dopo un tentativo fallito siamo ritornati in cresta e l’abbiamo percorsa integralmente salendo e scendendo i vari risalti (più impegnativo ma senza neve, passi di III°). Da dove la cresta si perde in un ripido pendio roccioso siamo scesi a sx di un canale detritico fino a reperire la calata da 30m che ci ha depositato sul colle. Da qui siamo ancora saliti in cima al Gros Peyron e poi scesi su bel sentiero fino all’auto.

Bella gita con Enzo, dopo tanto tempo! Eravamo stati troppo bravi e veloci quindi ci è poi toccato tribolare in discesa a causa della neve…

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