Corno Grosso da Gressoney la Trinitè per il Passo della Pioda e la cresta sud

Corno Grosso da Gressoney la Trinitè per il Passo della Pioda e la cresta sud
La gita
enzo51
3 22/05/2015
Accesso stradale
Nessun problema
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2300
Equipaggiamento
Scialpinistica

C’e’ ancora spazio per la fantasia in vda dove tutto apparentemente sembra essere stato scoperto e esplorato. Ma su questo Corno pare non ci sia ancora mai salito nessuno, almeno non con gli sci fino a prova contraria. Peccato la neve averla trovata che, solo a partire da monte la diga dopo la risalita a secco del lungo e a tratti ripido vallone di Netscio. Disturbati dal continuo andirivieni dell’elicottero usato per i lavori di costruzione di una strada (che poi dicono verra’ soppressa) una qualvolta finiti i lavori di istallazione di tubature per l’acqua. Neve primaverile nelle vallette d’accesso al canale ripido, svalangato, e salito ramponi e bastoncini fino all’aereo colle. Di li vedevamo bella stesa davanti a noi l’elegante e poco ripida cresta, ancor magra di neve che abbiamo risalito tenendo i ramponi ai piedi fino in punta. Gran belvedere sul Rosa e su buona parte delle cime minori della VDA. Bel colpo d’occhio lato Valsesiano sulla sottostante caratteristica Val d’Otro, con sfondo Tagliaferro. Aria freschetta in punta, cieli tersi per una giornata finalmente all’insegna del sole. Lui e stato il protagonista assoluto, vincendo il confronto con le nuvole che per una volta finalmente sono rimaste a nanna. Volevamo proseguire lungo la cresta nord e scendere al Passo della Coppa non distante. Ma mancanti di una corda che sarebbe stata non utile, ma indispensabile data la natura infida della cresta abbiamo optato per tornare da dove eravamo saliti. Bella discesa sopratutto per Davide bravo a destreggiarsi col ripido. Fino alla diga neve da favola peccato la brevita’ della discesa, alla quale abbiamo rimediato inventandoci all’ultimo momento una chiusura ad anello costeggiando le sponde del lago fino ad andare a prendere le piste del Gabiet, ma con neve anche qui a esaurirsi del tutto gia’ di poco a valle del primo tronco della funivia che sale da Staffal. Ultimo lungo rientro con la seconda pesante trance di portage fin giu’ in paese. Autostop fortuito a riprendere l’auto giu’ a la Trinite’.

Con Angelo e Davide

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