- Accesso stradale
- Posteggio al colletto sopra i Prati abbondante
Giorno 1: dal Colle sopra i Prati di Tivo risaliamo al rifugio, sotto al quale pernottiamo, in circa 1.50h: panorami e scorci pazzeschi
Giorno 2: dopo aver recuperato del cibo al Rifugio, alle 6.40 partiamo e attraverso la “Ferrata” (leggi -> sentiero inutilmente attrezzato) Ricci, dove non ci leghiamo, e raggiungiamo la Vetta Orientale in 1.10h alle 7.50.
Da lì ripartiamo alle 8 e, facile discesa e risalita, alle 8.30 siamo alla Vetta Centrale. In un’altra mezz’ora, di nuovo facile discesa e risalita e siamo al Torrione Cambi alle 9. Da qui, 2 doppie da circa 30mt in un canalino a sinistra del filo di cresta ci fanno perdere un po’di tempo e ci portano qualche metro sotto l’ultima forcella, da dove ripartiamo alle 10. Con tratti di arrampicata più sostenuti (III+ a tratti) e sbagliando strada una volta, raggiungiamo la Vetta Occidentale alle 11.30, 3.30h dalla partenza e poco meno di 5 in totale dal Rifugio, pausine comprese. In generale, per quest’ultimo tratto abbiamo seguito l’ottima relazione in calce 2 recensioni qui sotto, che è molto precisa, ma in ogni caso basta seguire dove la roccia non muove: se comincia a staccarsi, vuol dire che si sta andando fuori via, mentre sul percorso e solida perché probabilmente ripulita dai passaggi. Rientro dalla normale con scenate tra le più brutte che abbia mai visto: centinaia di persone che risalivano sotto il sole cocente di mezzogiorno in scarpe da ginnastica, shorts, alcune letteralmente trascinate con bastoncini e altre stremate sparse qua e là. Vabbè. Rientro al rifugio in 1h secca, pranzo ristoratore e via alla falesia dell’Arapietra a prendere bastonate in un’altra oretta.
Con l’inarrestabile Compagna d’Avventure Bea, con furore da Genova, gran traversata su queste Dolomiti in miniatura, semplice e di soddisfazione. Un abbraccio allo studioso Rick.