Gran Sasso, Corno Grande (Vetta Occidentale) da Prati di Tivo per il Rifugio Franchetti

Gran Sasso, Corno Grande (Vetta Occidentale) da Prati di Tivo per il Rifugio Franchetti
La gita
ghizlo
4 05/08/2013

Concatenamento della vetta Orientale, della vetta Occidentale e del Corno Piccolo seguendo il seguente itinerario:
– Prati di Tivo;
– Madonnina;
– Rifugio Franchetti;
– Sella dei Due Corni;
– Calderone;
– Vetta Orientale (via normale);
– Calderone;
– Passo del Cannone;
– Vetta Occidentale (via normale);
– Passo del Cannone;
– Sella dei Due Corni;
– Corno Piccolo (via normale);
– Rifugio Franchetti;
– Prati di Tivo.

Dai Prati di Tivo sono salito lungo il sentierino che passa sotto i piloni della funivia per poi prendere il sentiero “ufficiale” appena al di sotto della cresta dell’Arapietra, quando questo taglia sotto i cavi della funivia per prendere la cresta. Purtroppo la segnaletica pressoché inesistente non mi ha consentito di seguire da subito il sentiero vero e proprio.

In discesa ho seguito il sentiero “ufficiale”; questo passa lungo il dosso erboso posto alla destra (salendo) della linea di salita della funivia. E’ segnato con rari (e stinti) bolli e diviene più marcato man mano che si sale, mentre nei pressi del parcheggio dei Prati di Tivo si perde un po’…

La via normale alla vetta Orientale sale le ghiaie al di sopra del Calderone fino a prendere le roccette soprastanti (un unico passo “delicato” in corrispondenza di un chiodo con anello, trattasi di una placca liscia da attraversare per un paio di metri) e poi la cresta Settentrionale fino alla vetta. E’ ben segnata con bolli bianchi e rossi.

La via normale alla vetta Occidentale parte in traverso dal Passo del Cannone e si ricongiunge alla normale che sale da Campo Imperatore, dove riprende a salire tra ghiaie e sassi instabili. Il percorso migliore è un po’ da cercare sia per la natura franosa del terreno sia per il fatto che i bolli sono rari e distanziati.

Dalla Sella dei Due Corni si scende diversi metri per un sentiero ripido fino a trovare il bivio per la ferrata Danesi prima (di cui ho percorso il sentiero di avvicinamento erroneamente per un tratto) e il bivio per la “via normale” poi.
Questa è un continuo saliscendi tra canali e cengette varie (il punto più difficile è il superamento di un canalino con masso incastrato da superare direttamente, più ostico in discesa) fino al raggiungimento della cresta, dalla quale si sale in vetta superando un breve tratto attrezzato con fune metallica proprio sotto la cima.

L’itinerario percorso è abbastanza lungo e presenta un notevole dislivello, ma permette di visionare in un’unica giornata buona parte del comprensorio del Gran Sasso d’Italia salendo sulle tre cime più escursionistiche attraverso le relative “vie normali”.

Un saluto ad Emanuele trovato in cima al Corno Piccolo.

Link copiato