Ambiente stupendo e via impegnativa, nonostante le difficoltà tecniche piuttosto “contenute”.
Arrampicata molto bella sul primo torrione, poi discontinua ma comunque sempre impegnativa per la totale assenza di riferimenti, per la necessità di proteggersi ed individuare i punti di sosta e per la roccia instabile alla quale fare sempre molta attenzione.
Oltre ad una serie completa di friend fino al n.3, abbiamo trovato molto utili i microfriend (in alcune occasioni sarebbe stato utile averne qualcuno doppio). Abbiamo utilizzato poco i nut (ma comunque è meglio averli) e abbiamo trovato indispensabili i chiodi, soprattutto per attrezzare le soste.
Per la discesa ci siamo diretti al colletto del Pizzo Bandiera e siamo poi scesi verso i Piani della Rossa. Ad oggi è presente qualche lingua di neve facilmente evitabile nel tratto che va dalla vetta al colletto del Pizzo Bandiera; da qui ai Piani della Rossa sono presenti ancora numerosi depositi di neve che, se non gelati, possono agevolare la lunga discesa su pietraia.
Un enorme ringraziamento a Enrico per aver condiviso anche questa bellissima salita!