Parcheggiato accanto al cimitero, presa la via per Fosseno, alla cappelletta anzichè seguire il cartello del sentiero E4 che proseguiva su asfalto, abbiamo preso un sentierino che parte dietro la cappelletta sulla sinistra e che sale ripido nel bosco e va poi ad intercettare il sentiero E4. Poco prima della dorsale sulla destra c’è una scalinata che porta al monte la Guardia. Da qui, tranne due brevi tratti pieni di rovi, abbiamo seguito il metanodotto che ci ha portato al Giogo, dove, ripreso il sentiero, siamo saliti al monte Cornaggia. Ritornati al giogo abbiamo raggiunto il Sasso del Pizzo. Sia sul Cornaggia che sul Sasso panorami notevoli che valgono l’escursione. Come sottolineato dall’ultimo resoconto dopo il Sasso i segnali si “affievoliscono”. Comunque dal Sasso siamo scesi direttamente su una scorciatoia a prendere il sentiero VF6 (riferimento carta Geo4map), poi girato a destra e scesi a Fosseno, breve tratto asfaltato, preso il sentiero VF1 sulla destra ed abbandonato poco dopo che diviene sterrato sulla sinistra per andare alla Motta dell’Arbujera: la cima è una non cima, infrascata, sulle mappe Openstreetmap posizionata in modo errato…Tornati sui nostri passi, visitato il masso del Diavolo, poi di nuovo indietro di pochi metri e preso un sentiero non segnalato sulla sinistra che dopo qualche bivio ci ha riportato a Colazza (dal Masso a Colazza usate app basate su Openstreetmap per orientarci – Windymaps, Maps.me). Allego traccia.
Con Anna, Luigi, Angela, Franchino e Penny. 700 metri di dislivello e circa 13 km soddisfacenti. Caffè al mattino e birra al ritorno al bar Vulcan Cafè di Colazza, gentilissimi