Oltre il bivio col n°7 la traccia alcune volte scompare tra l’erba o nel terreno un po’ franato per erosione ma con segni gialli, anche se un po’ sbiaditi, situati nei posti giusti. Anche se nell’ultima parte l’esposizione e la pendenza sono un po’ accentuate non si incontrano mai grossi problemi di progressione. La scarsa frequentazione di questo itinerario fanno però in modo da avere la possibilità di fare avvistamenti dei numerosi cerbiatti che popolano questi territori. Volendo completare l’escursione toccando un’altra cima si può,ritornati alla baite di Tsa de Flassin, percorrere il bel sentiero a mezzacosta sino alla Tête du Bois de Quart , il 7A, e da questa, con un altro sentiero, ritornare alla poderale; il percorso si allunga un po’ ma è senz’altro meno monotono e più panoramico.
Nessuno sull’itinerario, solo un paio di escursionisti alle baite Tsa de Flassin mentre le vette circostanti erano deserte escluso il Fallére che aveva qualcuno sulla cima, complice forse la giornata che si è aperta in tarda mattinata. Avvistati cerbiatti, marmotte ed un rapace. Allego traccia col giro alla Tête du Bois de Quart.
Con l’instancabile moglie Stefania.
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