Cordella (Testa) da Flassin

Ottomilasettecentotrentasei piedi. Grazie all’inversione termica i meno nove gradi presenti a Aosta si riducono a meno due alla partenza a St-Oyen. Stradina pulita e ciaspole calzate dopo più di mezzora, in vista dell’alpeggio Flassin de meiten: numerose le tracce di passaggi precedenti e neve portante che tiene bene. Venticello alla partenza, che sparisce nel bosco, per poi tornare nel tratto di cresta finale prima della cima.
Arrivo a Tsa Flassin contemporaneamente al sole, che inizia a comparire, in questo periodo dell’anno, non prima delle 11: poche le persone presenti, solo quattro ski-alp e un cane (senza sci), e nessuno di loro salirà sulla Cordella o sul Flassin. L’azzurro e il bianco prevalgono sugli altri colori mentre iniziamo la salita nel valloncello, ma alcune minacciose nuvole lenticolari iniziano ad abbracciare alcune cime over 3000. La progressione è resa più faticosa dalla crosta non sempre portante e, nel tratto finale per raggiungere la cresta, da alcune piccole fratture nel manto provocate dal nostro passaggio. Ultimi metri su cresta affilata per il lavoro del vento dei giorni scorsi e, nel pomeriggio, anche di oggi. Panorama (vedi foto) limitato dalle nuvole in estensione e sole filtrato dal grigio, ma i colori del cielo sono spettacolari (vedi foto), con tonalità dal blu al viola al pervinca….

Difficoltà MR (per la seconda parte) in circa 15,4 km per 1280 metri di dsl. Circa quattro ore e mezza la salita tranquilla, due ore e venti la discesa per un totale che sfiora le sette ore.
Con la tollerante compagnia di Antonio e Gian Mario.