Abbiamo dormito al rifugio Morelli: in un’ora circa si arriva al bivacco Varrone. Il Canalone è in condizioni discrete: l’innevamento è ancora continuo, ci sono due tagli nella parte alta ma sono ancora completamente chiusi. La neve inizia dopo la morena frontale del canale, è ben compattata, a conchette, leggermente rigelata al mattino: si sale molto bene affondando non più delle punte frontali dei ramponi. Verso l’uscita ci sono una trentina di metri di ghiaccio vivo (aggirati da Davide su rocce marce): Daniele ed io abbiamo fatto un tiro di 50 metri dall’inizio del ghiaccio al colletto. Bellissimo l’ambiente e soprattutto gli scorci sullo spigolo superiore del Corno Stella dagli isolotti. Desta sempre qualche perplessità vedere la dimensione dei massi dentro il canale, caduti chissà quando; comunque mentre salivamo sono cadute solo un paio di pietre non troppo grosse (evitate forse più per fortuna che per aver cercato di individuarne la mutevole traiettoria…).
Dopo essere usciti al colletto, vista la splendida e relativamente fresca giornata, siamo saliti e scesi da Punta Stella, abbiamo proseguito con la traversata del Gelas di Lourousa e siamo saliti alla cima nord dell’Argentera. Siamo quindi scesi dalla normale al pianoro del Baus: al termine della parete, tagliando quasi orizzontalmente verso le pendici di Punta Stella, abbiamo reperito il passaggio del Chiapous, dove una doppia a spit inox di 30 m permette di superare un saltino. Da qui lungo rientro a Terme con una sosta ristoratrice all’accogliente rifugio Morelli.
Con Daniele e, per parte del giro, Davide.