Saliti al Varrone sabato pomeriggio con nebbiolina, partiti alle 4,15 con temperatura calda, stellata ma poco rigelo, canale in ottime condizioni, con neve sfondosa il giusto per salire tranquilli. Traccia da fare completamente, solo gli ultimi 50 metri in uscita avevano una vecchia traccia ancora un po evidente, la neve in questo tratto era però abbastanza crostosa, dalle ultime spruzzate, con leggero e fastidioso rigelo superficiale. Canale super imballato tra l’altro ancora ben sciabile. Alle 8,06 al colletto con un bel sole. Rinunciato alla traversata dell’Argentera avendo recuperato uno sci degli amici francesi coinvolti nella valanga del 4 maggio, a tal proposito leggere il post sul forum. Discesa utilizzando gli ancoraggi nuovi con due spits e anelli, grazie Seba del Morelli, posti una trentina di metri sotto il colletto (vedi foto). Con due corde da 60 fatte due doppie, altrimenti sono 4 da trenta. Poi moltissima neve per fortuna non sfondosa. Dal passo del Chiapus (ometto) doppia anche questa nuova, la molta neve ancora presente ci ha fatto fare un’altra doppia (in tutto due da 60 m)in realtà una da trenta basta, ma bisogna perdere poi tempo tra nevai ripidi e rocce rotte. Ancora un notevole e ripido nevaio per arrivare al colle del Chiapus, su cui abbiamo sperimentato varie tecniche di scivolata ed arresto, poi pausa ristoratrice al Morelli, sempre accogliente, con birre di rito(due giri). Eterna la solita discesa a terme.
Con una coriacea Dany, a cui va il ringraziamento per il supporto nel carico dei pesi dopo il recupero dello sci, veloce e decisa su un Lourousa carico di tristi ricordi.
Salita fatta in piacevole compagnia di Federico e Giovanni di Alessandria e Tortona con cui abbiamo condiviso, bivacco,cioccolato, coperte umide, salita, traccia e discesa eterna, ma anche corde e birre. Un piacevole incontro con due giovani e bravi alpinisti.
Oggi niente “du bon ski”, come direbbe Mario sul “suo” Lourousa, ma un pensiero a tutti gli amici che non ci sono più.