Colon (Testa) o Pointe de Bechet da Issogne per l’Alpe la Borney e la cresta NE, anello

Colon (Testa) o Pointe de Bechet da Issogne per l’Alpe la Borney e la cresta NE, anello
La gita
brunello-56
5 11/01/2024
Accesso stradale
In autobus a Verres

Ho preso spunto e seguito in parte l’itinerario qui inserito da “erba olina” per effettuare questa traversata da Verres a Champorcher attraverso il col de Plan Fenetre. Oggi le condizioni erano variabili, sentiero pulito alla partenza poi innevato nelle ultime rampe per il colle, molto utili le ciaspole saggiamente portate al seguito.
Partito da Verres e raggiunta a Issogne la Cappella di S. Rocco si parte sul sentiero 2, che non è indicato ma si stacca sulla destra appena prima della chiesetta (marcata traccia) e sale tagliando i tornanti della strada asfaltata, con frecce gialle ad ogni incrocio.
Arrivati ad una cappelletta bianca si è in vista di Pianfey; si raggiunge lo spiazzo-parcheggio dove si trovano le indicazioni del sentiero 2A. Seguire la sterrata fino all’incrocio col sentiero 1, ben indicato; qui vi sono alcune strade di servizio e una targhetta del “Sentiero della fede” che provocano un po’ di confusione: occorre salire sulla sterrata più a destra. La strada sale ben evidente ma prestare molta attenzione perché poi il sentiero si stacca sulla sinistra (freccia gialla con ometto) però il bivio non è ben visibile. Se si manca il bivio lo si realizza comunque presto: la sterrata termina in una fitta macchia di arbusti dove ho ravanato mezz’ora.
Dallo stacco il sentiero sale ben evidente, passa il bivio per Lancellina (ben indicato) e arriva in un ampio pianoro nei pressi di La Montagna (alpeggio non visibile) da dove – sempre ben indicato – riparte. Si passano i ruderi di Fontana Fredda, dove la neve suggerisce che è meglio procedere con le ciaspole, e poi con una serie di zig-zag si sbarca al colle.
Al colle, vista la tribolazione, pensavo di rientrare per lo stesso percorso di salita per non cercare nuovi grattacapi, poi però visto l’interessante tempo per scendere a Gran Rosier (solo 25’) e il sentiero che partiva ben evidente ho optato per la discesa lato Champorcher e in effetti è andata bene.
Da Gran Rosier discesa a Petit Rosier e poi a Champorcher su asfalto che mai è stato più gradito.
Bella camminata, che la neve ha reso più faticosa, e con notevole dislivello. Peccato sia sempre nel bosco, quindi – come segnalato in descrizione – panorama-zero sulle cime circostanti, a parte uno scorcio da Gd Rosier sulla valle di Champorcher.

Un grazie a Monica per avere inserito questo itinerario che permette un interessante inquadramento dell’area tra Issogne e Champorcher.

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