Colombino (Bric) da Spotorno, anello

Colombino (Bric) da Spotorno, anello
La gita
giada
3 15/02/2016
Accesso stradale
OK

Oggi le previsioni non erano bellissime e gli amici volevano fare un giro sul mare, così abbiamo deciso di fare un giro nella zona del Monte Mao, dove non ero mai stata, per dare un occhio. E se non c’ero mai stata un motivo c’era….. Sarà che oggi il vento tirava forte da nord e l’odore della rumenta della discarica che c’è lato Vado era insopportabile, sarà che oggi era un infrasettimanale e le ruspe hanno lavorato tutto il giorno creando un sottofondo infernale, sarà che il Bric Colombino è colonizzato dai ripetitori, sarà che da un lato c’è l’area di Vado Ligure con la centrale termoelettrica, la zona industriale e il porto commerciale, sarà che tutto il versante nord del Monte Mao e dintorni è pieno di rumenta: plastica, carta ecc…..sarà che per salire al Monte Mao si attraversa una zona che è bruciata recentemente, saranno i viadotti dell’autostrada con tutto il traffico che ci passa, sarà, sarà…… ma a noi non è piaciuto per niente. Anche se rimanendo lato Spotorno e Bergeggi con il suo bel isolotto e il mare, l’ambiente è bello e molto panoramico nonostante i palazzacci di Torre del Mare. C’è l’interessante sito archeologico sul Monte Sant’Elena, o Castellaro come è chiamato localmente, un sito colonizzato dalle tribù liguri preromane che vi eressero un Castellaro per il controllo della viabilità costiera col passaggio dalla Gola di Sant’Elena. Molto panoramico il sito di lancio di parapendio, interessanti i boschi di sughero della protetta Sughereta delle Natte e le fortificazioni verso Capo Vado. Oggi abbiamo visto tanti fiori, la mimosa fiorita e veramente tanti sentieri ed una buona segnaletica con cartellonistica, ma non abbiamo incontrato nessuno. Ci sono tanti pro e contro, magari sarà stata la concomitanza di diversi fattori ma questo è il nostro pensiero. E’ un vero peccato perchè la zona sarebbe bella e il povero Monte Mao, che non ne può niente, purtroppo ed ingiustamente non viene apprezzato per colpa dell’uomo che lo ha sfregiato e deturpato bruciando i suoi bei boschi molte volte, aprendogli i fianchi con cave e discariche di rumenta, costruendo osceni ed enormi palazzi alle sue pendici e strade in ogni dove.
Premesso questo, che non è poco, noi abbiamo fatto questo giro: siamo saliti da Spotorno dalla parallela all’Aurelia, su Via Antica Romana con segnavia delle Terre Alte fino sul Monte Mao con anche la X rossa facendo la diretta, abbiamo incontrato poi l’Alta Via Golfo dell’Isola, poi dal Mao per crinale con le Terre Alte e AV fino al Colle Trevo convergendo su carrareccia e al Bric Colombino con i ripetitori. Ritorno al Mao (si potrebbe anche fare la carrareccia lato nord sulla discarica, ma era veramente troppo!), discesa dai pressi della panchina dal crinale verso est su traccia e poi in mezzo alla rumenta (vergogna dell’incuria dell’essere umano!) che portata dal vento ha letteralmente invaso il versante nord del povero monte, tenendo la traccia a destra in piano fino a scendere poi verso sinistra sulla sterrata che porta alla Gola di Sant’Elena (pannello), dove abbiamo proseguito in discesa a destra per imboccare subito a sinistra una stradina chiusa da un cancello, si passa di fianco al cancello con segnavia X rossa e tre pallini rossi, in breve si imbocca un sentierino in salita a sinistra nel boschetto (segnavia tre pallini rossi e Sentiero Liguria in terra su una pietra) si arriva ad uno spiazzo sotto delle rocce dove si imbocca una carrareccia che arriva fino li. Si prosegue sulla carrareccia fino ad incontrare il Sentiero Botanico e l’AV che si segue a destra in salita fino al Castellaro sul Monte Sant’Elena. Dove con breve deviazione si può arrivare sulla sommità e scendere dall’altro lato visitando i numerosi resti che occupano tutta la sommità del monte. Si riprende il sentiero in discesa verso est e si arriva ad incrociare un sentiero che va seguito verso destra dove si trovano delle vecchie cabine da spiaggia in mezzo al bosco (mah!!), seguendo il sentiero e il segnavia si arriva ad incrociare una strada sterrata nei pressi di un casolare, che si segue verso sinistra nel bosco, sempre Sentiero Botanico e AV del Golfo dell’Isola fino ad arrivare al sito di lancio col parapendio. Noi qui abbiamo proseguito verso Capo Vado ancora per un po verso la Torre e la Sughereta delle Natte col segnavia del Sentiero Botanico e il triangolo rosso, per poi ritornare sui nostri passi fino al casolare. Qui abbiamo proseguito in piano su sentiero verso ovest fino ad arrivare ad un altro casolare dove giunge la strada sterrata, che seguiamo, chiusa dal cancello che parte dalla Gola di Sant’Elena. Ritornati alla Gola siamo scesi sulla sterrata verso sinistra ed al tornante abbiamo lasciato il Sentiero Botanico (palina) che a sinistra scende a Bergeggi, per andare a destra col segnavia tre pallini rossi, che con sentiero e poi stradella, ci ha riportato a Spotorno a ritrovare il sentiero delle Terre Alte seguito al mattino, concludendo il giro da dove eravamo partiti. Oggi in compagnia di Bernard, Carla e Milena che saluto e ringrazio per la compagnia e la bella giornata passata assieme nonostante la puzza, il rumore e il forte vento. Chissà, magari un giorno ci riproveremo….

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