via molto bella, esposizione a sud. prima parte stupenda: placca compatta con righelle e cannette verticali. nella seconda parte la roccia è un po’ rotta, ma i tiri sono comunque decisamente apprezzabili. molte soste sono proprio alla cambon, il che vuol dire: bella merda! con una cengia ad un metro lui fa una sosta in piena placca con conseguente martirio dei piedi. bah!?!
lo sviluppo non è di certo 250 metri come nella guida, ma direi un buon 100 metri in più.
cercare di doppiare i tiri non conviene in quanto spesso si è in traverso.
la vie su quel settore sembrano essere state richiodate da poco. spittatura a prova di bomba, ma distanziata. l’obbligatorio non è 5, ma pari al grado massimo della via. purtroppo spesso gli spit sono nei posti sbagliati, insomma, sembra che non sia stata spittata dal basso, ma che li abbiano messi sulla linea di salita un po’ alla cavolo.
subito prima del 6b c’è molta confusione perchè pare abbiano chiodato un po’ di tiri nuovi che non sono presenti sulla guida oisans…
inoltre, in contraddizione con quanto presente nella descrizione di gulliver, l’ultimo tiro di 6b+ (del quale non abbiamo visto gli spit) non appartiene alla via, ma è una variante. si prosegue su un 6a a sinistra e poi c’è ancora un lungo tiro di 5.
lungo la parete ci sono 300mila calate e non si ha che l’imbarazzo della scelta. noi abbiamo fatto 6 doppie (corde da 60) un po’ a casaccio giù dalla parete.
fatta con mauri. attaccato a mezzogiorno, temperatura perfetta, sole con vento fresco. alla tete colombe solo noi e due inglesi su una via a fianco. grande ambiente, come al solito. l’ultimo tratto di avvicinamento su ghiaione schifoso è un po’ noioso, ma si fa anche questo.