Gita di dislivello non elevato, ma di sviluppo non indifferente ( 18 km circa a/r ).
Nulla da segnalare, se non un po’ di ravanamento nei prati sotto gli alpeggi, dove conviene puntare sul pilone e poi seguire alcuni bolli bianco/rossi recenti, visto che quelli vecchi sono un pochino sbiaditi ; per il resto sentiero bello ed evidente.
Dall’ alpeggio più in alto la comoda sterrata porta al Colle.
Il poco tempo disponibile non mi ha permesso di salire al Civrari, che quindi lascio alla prossima.
In compagnia di : pensionati, raccoglitori di funghi alcuni ciclisti al Colle, saliti dalla Val di Viù, marmotte e altri tre allegri pensionati arrivati in fuoristrada ( ….. ).
Ancora alcune fioriture in ordine sparso…
Ringraziamento a Dani, Chiaretta, un pensiero a Guido, Michele e Massimo.