Mi aspettavo molto di più, e mi astengo dalla valutazione.
Nulla da dire su ambiente, panorami e meteo: tutto spettacolare!
Quanto all’itinerario, l’ho trovato decisamente scassagambe e molto mal indicato. Personalmente lo sconsiglio a chi cerchi in una salita un minimo di piacere( al di là di quello visivo).
Andiamo per ordine.
Prima parte, fino al Colle della Croce: splendida mulattiera militare ( evitare di andare al Lago di Arpy, si prende una deviazione 5 min dopo il colle San Carlo).Uno dei tratti più belli che ricordi in val d’Aosta.
Seconda parte fino all’altezza dei due salti: così così. Il sentierino inizialmente è marcato, a metà si perde su una brutta parete di erba e pietre, abbastanza insidiosa. I due tratti di sentiero scavati nella roccia, oltre che essere sovente franati, sono delle normalissime”vie degli alpini” rintracciabili in molte zone delle Alpi Occidentali ( ad esempio quella del Toraggio è cento volte più bella).
Terza parte, fino al ricovero Ticchioni: una morena orrenda. Non servono altri commenti
Quarta parte, fino alla vetta nord: brutta, mal segnata, eterna. Si va un po’ ad intuito su un terreno aggettante. Solo verso la vetta si trova qualche passaggino su roccia mediocre.
Discesa: spaccagambe ed eterna fino al lago di Pietra Rossa. Tanti ometti messi come capita, pochi segni, poche tracce. E pensare che è la”normale” di salita.
In definitiva una salita che mi ha regalato poco”plaisir” salvo che agli occhi ( panorami stratosferici). La sconsiglio intraprenderla da soli ( come nel mio caso in quanto se ci si fa male sono cavoli amari) e soprattutto con tempo incerto ( si rischia di vagare in salita e in discesa come dei fantasmi.
Ho quasi rimpianto i ciaplè delle Marittime….
Solo soletto all day.