- Accesso stradale
- In auto a La Thuile
Eccezzziunale veramente! Direi la più bella via di salita per il Colmet: facile, aerea, panoramica, sicuramente mai affollata. Forse un po’ meno diretta , ma il sentiero, il percorso e la vista giustificano abbondantemente l’allungamento di cammino, anzi forse non ci si accorge neanche.
Come detto, come vera difficoltà c’è solo da considerare l’ostico tratto sotto la cima sud che obbliga alla “caccia al percorso”, ma questo è comunque tipico del Mont Colmet da qualunque parte si arrivi. Diciamo che nel mio caso, con cane al seguito, il problema si è un po’ accentuato: dopo le quattro zampe, Frank non ha mani con cui aiutarsi per cui la ricerca del miglior percorso tra massi grandi come lavatrici / frigoriferi (o elettrodomestici equivalenti) ha dovuto fare i conti anche con questo. Comunque, nonostante qualche momento di ammutinamento, sotto la cima sud siamo arrivati e qui, lasciato un attimo Frank, ho toccato di nuovo la croce di vetta (raddrizzata tre settimane fa ma di nuovo obliqua …).
Percorso tutto come da itinerario. Bellissima la salita, in solitudine totale, con il piacere di percorrere prima il sentiero n. 15 e poi il pendio verso la vetta con alle spalle il panorama mozzafiato col Rutor.
Pochi segni di vita sul percorso: un camoscio, una pernice sotto la cima, ultime presenze al lago, una coppia che scendeva dal Passo d’Ameran a cui Frank per un attimo voleva aggregarsi.
Giornata dal meteo eccezionale: velature al mattino, poi sole stabile, qualche accenno di copertura quando ormai eravamo già al passo d’Ameran. E per la valutazione, quante stelle se non 5?
Oggi ancora con Frank, su un percorso facile ma con tratti certo non a misura di cane; lui però sempre on-the-road, e generoso come al solito.
Grazie alla moglie per recupero a Chabodey, ultimi 100 m di dislivello in discesa risparmiati ….
Uno “special thanks” a Cesare per lo strappo a La Thuile, sempre benedette le sue puntate a La Rosiere.