Gastaldi, Cibrario, Averole (Rifugi) da Pian della Mussa, giro dell’Uja di Bessanese (4 gg)

Gastaldi, Cibrario, Averole (Rifugi) da Pian della Mussa, giro dell’Uja di Bessanese (4 gg)
La gita
francoa
4 06/09/2011

Bellissimo giro, fatto integralmente in 3gg dal 6 all’8 settembre con tempo superlativo il 6, parzialmente coperto e vento forte il 7 e l’8, temperature fresche sempre.
1° tappa: Partenza dal Pian della Mussa per il rif. Gastaldi, poi al col Arnas, al lago della Rossa (e Bivacco s. Camillo) al col Altare e discesa sul rif. Cibrario.
2° tappa: Dal rif. Gastaldi salita al colle Sulè e al col Autaret per i laghi dell’Autaret e lungo tutto il bellissimo vallone della Lombarda sino al rif. d’Avérole.
3° tappa: Dall’Avérole per la decisa salita al col Collerin e discesa a picco (o quasi) a raggiungere e percorrere il pina Gias per chiudere il giro al Pian della Mussa.
Giro molto interessante e bello (da fare!), anche se non banale (dipende molto dalle condizion), per l’ambiente i territori che si percorrono, i panorami, il trattamento che i rifugi riservano – Eccellente il Cibrario, ottimo l’Avérole – e il pizzico di avventura che l’escursione può riservare.
Il tracciato e generalmente ben marcato (questo non vuol dire che vi sia un buon sentiero!) in alcuni tratti
il territorio si trasforma velocemente e occorre attenzione per mantenere fermo l’obiettivo.

Ribadito che è un gran bel giro e premesso che domenica 4 settembre ci sono stati forti piogge a carattere temporalesco che hanno provocato notevoli flussi di acqua si SEGNALA CHE:
– Sulla 1° tappa, poco prima del col d’Arnas, nei pressi della rocca Affinau, una frana ha divelto il sentiero e lasciata scoperta una placca verticale di alcuni metri di non facile risalita, occorre salire per sfasciumi tenendosi a sx superando un paio di balzi e raggiungere nuovamente il sentiero all’uscita della rocca. (vedi foto).
– Sulla 2° tappa superato il colle di Autaret sul traverso poco sotto (tratto che tende a dx) il sentiero è franato e anche qui il percorso presenta incertezze, abbiamo optato per scendere dal colle senza portarci a dx ma mantenendoci dritti sulla seppur ripida morena (ma più stabile) per poi riguadagnare il sentiero riportandoci a dx più a valle. Raggiunta la depressione del pian della lombarda il primo attraversamento del torrente, quello formato dai grossi tubi in cemento e spallina non è utilizzabile (la spallina e il primo tubo sono stati divelti) occorre trovare un più a valle un possibile guado. Cosi come la passerella di legno all’altezza della Cabane des Berges (che riporta sulla dx org.) è sta completamente divelta, occorre trovare un guado a monte (una possibile soluzione potrebbe essere quella di percorrere sempre il lato dx org del torrente senza guadarlo (da verificare).
– Sulla 3° tappa anche il traverso sulle placche sotto alla punta Audras (lato Francese, poco prima del Collerin) è stata ripulita ma la chicca è la discesa dal Collerin (lato Italiano) dove vi è stata una frana e la traccia di sentiero è stata spianata, ora lo sfasciume di discesa si presenta forse più problematico del solito, la soluzione che abbiamo adottato è stata quella di tenersi (sia come direzione che come appigli) sotto le rocce di sx e molta cautela.

Su questo tour con Elio@C, Max49 e Enzo@R; pochi gli escursionisti da queste parti in questo periodo, solo Cecco e Renato di Leini, incontrati all’Avérole che percorrevano il TB in direzione opposta. Un grazie per l’ottima accoglienza e il trattamento ai gestori di turno del Cibrario.

Link copiato