Via chiodata in maniera essenziale e in molti casi con fix posizionati molto fuori dalla linea effettiva di salita. Roccia ottima su tutto l’itinerario.
Riporto una relazione che si trova su “La Montagna per tutti”, modificandone un poco i gradi riportati:
1° tiro: bel tiro su placca, inizialmente più articolata (sino al primo fix a circa 8 metri da terra).
Muretto impegnativo a metà, poi più facile sino alla sosta (45 m, 6a).
2° tiro: facile tiro di trasferimento, a tratti erboso, che permette di superare la cengia mediana (attenzione soprattutto alle pietre smosse: pericoloso per la falesia sottostante).
La sosta successiva non è moto evidente (alla base di unno sperone staccato da un diedro). (55m, III°)
3° tiro: bella placca iniziale, inizialmente più impegnativa. (45 m – 5c)
4° tiro: forse il tiro più bello, con arrampicata dapprima su largo diedro, sino ad arrivare sotto un tetto, dall’ultimo fix decisamente fuori via a sx, traversare a dx con arrampicata delicata ed esposta sino a raggiungere un pulpito sopra il quale si trova la sosta successiva.
(35 m, 5c).
5° tiro: dritti su placca sino ad arrivare all’altezza delle cenge erbose a dx. Traversare quindi in quella direzione raggiungendo un evidente albero, oltrepassarlo e continuare su erba e roccia fino a reperire la sosta di fine via in cresta. (55 m – 5b).
Discesa: dall’ultima sosta, scendere con facile disarrampicata nel ravaneto sottostante, oppure proseguire verso la croce di vetta e poi raggiungere la strada sterrata militare.
Uscita LPV modulo roccia corso ISA.
Bellissima giornata sempre in ottima compagnia 😉