- Accesso stradale
- Piazzola poco dopo l'inizio del sentiero sopra Valbondione
Saliti il giorno prima da Valbondione in circa 2.30h con pause, sentiero che non molla mai e da stare molto attenti nel pioppeto a non prendere culate per terra viste le rocce lisce nascoste dal tappeto di foglie cadute. Pernottato all’invernale del Coca, 12 posti letto con abbondanti coperte tenuto molto bene e molto pulito, un po’buio forse ma null’altro da dire. Con noi a dormire altre 5 persone, nella notte si è riscaldato bene. Partenza l’indomani alle h.5.15, in 30 minuti su neve portante si è al Lago dove si diparte il canalino a 40°sulla destra in condizioni impeccabili, neve portante e senza risalti rocciosi, al termine del quale si prosegue a sinistra nella conca e si riprende a salire fino all’attacco della goulotte. Quest’ultima trovata da battere su neve comunque molto buona e solo con un tratto di ghiaccio di 2mt nel punto più ripido. Usciti fuori, ritroviamo una traccia che sale dal canale “normale” dove poi scenderemo, che seguiamo fino in vetta, sempre su neve molto buona. In totale dal rifugio poco più di 4h (onestamente, anche se noi non siamo particolarmente allenati, “3h con calma” mi sembrano un filino poche…) Discesa fino al Rifugio come gia detto prima sul canale “normale”, su neve un po’smollata e nell’ultima parte con passaggini di misto interessanti in cui occorre prestare attenzione, dopodichè discesa fino a valle eterna e faticosa per le gambe. In generale, condizioni molto buone.
E qui qualcosa da dire c’è. Strada facendo per il rifugio, e pure al rifugio stesso, veniamo costantemente sottoposti da parte di quasi chiunque ad un costante terrorismo psicologico (dovuto alla nostra risposta alla morbosa curiosità della gente di sapere dove fossimo diretti) sul fatto che la parete non fosse in condizioni, nonostante nessuna di queste persone avesse in effetti visto la parete recentemente. Terrorismo che poi, in effetti, si è rivelato completamente infondato in quanto le condizioni, seppur magre, erano veramente ottime praticamente in ogni passaggio di tutta la via. Sempre all’invernale, gente che mangia tranquillamente alle 22 disquisendo allegramente e sparandosi selfie noncurante delle altre persone che forse vogliono riposare. Ma i migliori rimangono i fenomeni che arrivano da valle alle 4 del mattino, entrano nell’invernale dove dormivamo ancora tutti e, insultandosi pure tra loro, cominciano a parlare ad alta voce su vie, condizioni e fatti loro per un buona mezz’ora, svegliando tutti e occupando quel poco di posto che c’era per potersi preparare e fare colazione.
Tutti sempre pronti a giudicarsi l’un l’altro e dare “info e consigli” senza sapere manco di cosa di sta parlando. Mai avuto a che fare in nessun altro posto con gente così.