- Accesso stradale
- ottimo, parcheggi a pagamento (5 euro al giorno, 8 euro 2 giorni)
Salita effettuata in due giorni pernottando al Rifugio Merelli al Coca.
Primo giorno in circa 2 ore con calma al rifugio, sentiero redditizio ma tutt’altro che comodo, nella parte iniziale sembra una giungla. Temperatura e umidità folle, per fortuna salendo alle 15.30 il sole non lo si vede mai.
Secondo giorno partenza ritardata rispetto al previsto causa acquazzone mattutino, 7.45 in marcia rapidamente raggiunto il Lago Coca, poco sopra un primo passaggio su una placca resa viscida dalla pioggia, poi fino alla Bocchetta del Camoscio nessun problema, solo sentiero faticoso per la forte pendenza.
Dalla Bocchetta subito il famigerato canalino roccioso, non esposto e con tanti appigli per mani e piedi su roccia solida, risulta molto piacevole.
Dopo si riprende a salire più facilmente (c’è il bivio facile-difficile, scelto il facile) con tratti di camminata alternati a facili roccette.
Abbiamo incontrato un secondo passaggio delicato (specie a scendere) che è un muretto di 30 m, sempre ben appigliato e a gradoni con passi di I/I+ ma piuttosto verticale ed esposto.
Superato questo ostacolo la salita torna facile, sempre con passi di I qua e là ma senza più esposizione. Attenzione solo a un po’ di pietrame mobile e ghiaia da non far cadere su altri.
Discesa da compiere con cautela, ma nei passaggi chiave la roccia è solida. Casco comunque indispensabile ed eventualmente 20 m di corda per eventuali principianti o chi non si sentisse sicuro (non sono presenti spit).
Meteo incerto, ma nonostante ciò siamo riusciti a salire e scendere facendo lo slalom tra scrosci e i forti temporali quando ormai eravamo all’auto.
Salita non difficile ma non banale.
Da segnalare l’ottimo trattamento al Rifugio Merelli, sia per il cibo sia per la cordialità dei gestori.