Clotesse (Punta) da Vazon o Pourachet per il Passo Desertes

Clotesse (Punta) da Vazon o Pourachet per il Passo Desertes
La gita
b-bepun
5 31/07/2011
Accesso stradale
nessun problema sino al parcheggio dopo Pourachet

Da Oulx si seguono le indicazioni per Cotolivier, e si sale lungo la strada senza possibilità di errore, superato il colletto del Cotolivier si continua sulla sterrata fino a giungere nei pressi di Pourachet, dove si parcheggia in uno degli spiazzi.Da qui si continua lungo la sterrata che poi diventa un largo sentiero, con un lungo tratto quasi pianeggiante. Si passa sotto la Croce di San Giuseppe visibile in alto a destra, si ignora un sentiero minore che porta ad una casermetta e si giunge al fondo del vallone con una conca prativa.
Lasciato in basso a sinistra il bivio per il Lago Desertes, si inizia a salire con alcune svolte tra prati, che danno accesso al vallone detritico che culmina con il Passo Desertes.
L’ambiente è dolomitico con immensi ghiaioni, ma nonostante ciò che può sembrare si sale comodamente seguendo una vecchia mulattiera militare. Poco prima del Passo è presente una casermetta recuperata dal soccorso alpino e adibita come bivacco o riparo d’emergenza (spartano ma con stufa a legna).
Alcune svolte poi conducono al Passo.
Subito a destra si nota la traccia, contrassegnata da vernice e ometti, che risale il crestone detritico sud di Punta Clotesse. Il percorso non è difficile ma faticoso per via della natura scoscesa del terreno, che alterna tratti di fine ghiaia ad altri di rocce rotte. Si mantiene pressochè il filo di cresta finchè possibile, per poi aggirare le asperità sul versante francese (la traccia è comunque ben evidente) giungendo ad un torrione che sembra insormontabile, e invece si passa sulla sinistra, dove l’ambiente cambia. Per un tratto i detriti lasciano spazio all’erba e si passa in alto rispetto ad una conca erbosa sospesa che non si nota da sotto.
Sono ben visibili alcuni sentieri militari ormai in degrado, che sono le altre vie di salita o dalla Croce di San Giuseppe o da Chateau Beaulard (percosi alpinistici scarsamente frequentati, con tratti molto franosi).
Il sentiero passa accanto ad un rudere militare, che si lascia a destra proseguendo in cresta fino all’anticima. Da qui si deve scendere ad un intaglio dove troviamo il passaggio forse più ostico (nessun problema senza neve o ghiaccio); si passa su una cengia sul versante italiano, comoda e non particolarmente esposta ma resa insidiosa dai detriti che coprono le rocce, occorre passo fermo. Il breve tratto si supera rapidamente arrivando così senza altre difficoltà alla cima contrassegnata da un ometto, e poco più in là alla croce di vetta, o per cresta (esposto sul lato francese) o poco sotto sul versante italiano.

bella camminata in compagnia di Cri, Babbo Bruno (che scendendo saltava correndo sulla ciaplera come un camoscio ubriaco…),Wakan & Aria 4WD.

Link copiato