Con Massimo. Salita di grande soddisfazione, molto bella, impegnativa, ma che si è rivelata alla nostra portata. Anche secondo me non c’è un 6b al 6° tiro, ma comunque la via presenta lunghi tratti di 6a e passi di 6a+. Chiodatura buona (stile Michelin), inutile portarsi dei friends, che non si saprebbe proprio dove mettere. A mio parere però vi è un aspetto oggettivamente molto problematico: il pericolo di far cadere pietre, specie dalle numerose cengie. Se ci fossero cordate davanti, occorre valutare molto seriamente se salire o meno. Per fortuna, oggi solo noi sulla via e altri sulla ferrata accanto. Maggiori pericoli nella prima parte della via, dove la roccia è più rotta e discontinua; diventa uno scudo compatto nella parte centrale, anche se permangono le cengie. Assolutamente sconsigliate le doppie!
Pur avendo tutte le relazioni possibili immaginabili, abbiamo ravanato per trovare l’attacco!Siamo partiti dal basso (dalla curva dopo Cesana); non abbiamo preso il canalone indicato con le frecce blu (1° errore), ma abbiamo proseguito sino alla ferrata. Salito il primo salto di roccia, dove la ferrata diventa sentiero, anziché proseguire a sx seguendo la ferrata, siamo andati a dx (2° errore), finendo alla base di una parete, in corrispondenza di una caverna da cui esce un grosso tubo di ferro (una vecchia miniera?). Da lì ci siamo spostati tutto a sx (faccia alla parete), arrivando dopo un bel po’ all’evidente canalone che conduce alla base della via.
Bello e suggestivo il sentiero che scende nella gola per tornare alla macchina, con il lungo ponte tibetano sulla testa: anche noi abbiamo le gorges!