- Accesso stradale
- ok fino al ponte a 1300m 1km oltre S. Antonio poi ghiaccio
Intanto ci sembra corretto precisare, visto che nessuno l’ha fatto, che la variante di sx, che abbiamo seguito anche noi, come tutti quelli che hanno relazionato prima a parte Garaca, ha difficoltà massime nell’ordine dell’AD+. Provvederò a modificare l’itinerario in tal senso.
Detto questo, dopo il gradone ghiacciato e la goulottina, la variante descritta da Bado torna a dx scavalcando una crestina rocciosa e riporta nel solco principale a monte del tratto di M4. Segue ancora un tratto di misto e ghiaccio. Nessuno dei precedenti relatori l’ha seguita ma hanno proseguito tutti verso sx costeggiando la paretina rocciosa fino a uscire nell’imbuto nevoso finale. Anche noi, vedendo le peste, abbiamo commesso questo errore. L’imbuto superiore l’abbiamo salito nel centro puntando direttamente alla cima. Complessivamente le condizioni sono rimaste le stesse del we. Attenzione al pietrisco instabile nel primo tiro di misto se ci sono cordate che seguono. Oggi ottimo rigelo e neve durissima su tutto il percorso. In discesa non siamo andati fino al colle del Colombardo ma siamo scesi direttamente per il canalone NO dell’anticima che riporta alla base del versante (ben visibile già durante l’avvicinamento).
In queste condizioni, per la variante, basta una corda da 30m, qualche friend medio, un set di nut e tre viti da ghiaccio.
Un plauso a Bado per l’intuizione e la precisa relazione sul suo sito. Un invito ai relatori a mettere le didascalie alle foto che pubblicano, soprattutto se queste ritraggono passaggi salienti o altre cordate fuori via 😉