Ci sono gite che ti aspettano una vita, il Civrari con gli sci avevo creduto di poterlo salire nel marzo del 1978 ma avevamo poi optato per quella che adesso viene chiamata Piccola Sourela. Oggi invece era la giornata giusta e partiti alle 7,30 con Stefano ci siamo tracciati un traverso dalle Muande Freste perdendo 50 m. e risalendo poi la destra orografica del vallone senza mai togliere gli sci e riattraversando sulla sinistra orografica poco sotto la croce del seminarista caduto nel ’52. Gita mai monotona, la passeggiata finale sulla aerea crestina di neve che porta alla cappelletta della punta ha aggiunto un tocco di brio. Discesa alle 11,30 molto bella: dopo 100 metri di neve che non aveva ancora mollato siamo scesi fin sotto il laghetto su ottima primaverile. Qui ci siamo spostati pochi metri sulla destra e abbiamo trovato farinetta spendida fino al fondo del vallone superiore. Attraversato a sinistra e di nuovo primaverile, ritornati a destra sulla via di salita siamo arrivati fino a quota 1325 su neve pesante ma sciabile. Risaliti alle Muande Freste ancora farina splendida nel bosco a nord e ultimo pendio a sud fino alla macchina sulla più bella primaverile della stagione. Unico neo la velatura che ci ha tolto un pò di visibilità. Non aggiungo foto perchè ho lasciato in auto l’apparecchio.