- Accesso stradale
- Parcheggio comodo a Suppo, dove finise la strada
Nella prima parte scorre abbastanza acqua, ma una volta preso il ramo di destra tutto tace, solo neve(quasi sempre inconsistente) e rocce, dopo qualche passaggio di misto non banale, per aggirarne uno che mi sembra molto arduo mi sono tenuto sula sponda sinistra salendo un bel diedrone di roccia, purtroppo però non sono più riuscito a rientrare nel letto del fiume che diventa ancora più scavato nella roccia. Ho dovuto allora arrangiarmi proseguendo sullo sperone centrale, su numerosi risalti rocciosi(III grado) e ripidi canalini nevosi dove si sprofondava non poco, ho trovato poi un’ometto, dove sicuramente finiva il canale della via dell’acqua, da qui per pendii e crestine si sbuca sul crestone dove in poco si giunge in vetta. Discesa per la cresta sud al colle del rognoso non banale nella prima parte per la molta neve inconsistente. (PS. allego anche due foto del 2014 quando salimmo la via).
Incredibile pensare che facemmo questa gita come seconda gita in assoluto di alpinismo, più di 4 anni fa, tutto il materiale che avevamo erano due imbraghi, scarpette da 20 euro e una corda presa dal fienile di mio zio! Ieri ho voluto ripercorrerla in solitaria in condizioni invernali su gran parte dell’itinerario. Pochi posti sono ancora così selvaggi, come al solito bella e originale intuizione di Teddy!!