Ciuleri (Bec d’la) Varie

Ciuleri (Bec d’la) Varie
La gita
michele-motta
2 29/07/2011

Conosco diversi “amici” che sono pronti a consigliare “splendidi itinerari”, ma credevo che almeno chi scrive le guide evitasse di proporre pacchi clamorosi! Sulla guida delle Valli di Lanzo l’avvicinamento è dato 20′ e basta seguire i bolli verdi… Per il Bec in realtà ci vuole circa 1h – 1h20′, ci sono due guadi (impraticabili in primavera per la portata e in inverno per la temperatura) e non c’è un solo bollo!
La roccia inoltre è solida, ma molto sporca, e una delle tre vie è chiodata in maniera pericolosa (placchette in dural), e un’altra si può considerare un semplice insieme di varianti. Nel complesso il posto è consigliabile solo a collezionisti di monoliti (effettivamente il monolite è veramente aguzzo e isolato, e notevole è la vista dalla sommità). L’avvicinamento stradale è lungo la strada da Chiandusseglio a Inversigni, da seguire sino a un tornante con casa diroccata (scritta sulla casa Bec d’la Ciuleri). Seguire lo sterrato che parte dal tornante e arriva subito a un guado. Oltre il guado seguire un sentiero che prima sale a un grosso masso con abitazione troglodita, poi traversa a destra sul fianco destro del costone, perdendosi quasi. Seguire le tracce che risalgono il pendio di prati e alberi sparsi, arrivando a un gruppo di case sotto un enorme masso. Una traccia sale al colletto fra masso e costone, dove si segue il filo del costone, fra i prati di un alpeggio e il bosco. Più in alto si raggiunge un canale – sentiero usato per convogliare l’acqua ai pascoli dell’alpeggio, seguirlo sino a giungere in vista e di fronte al Bec. A questo punto si possono scendere i prati sottostanti per tracce, guadare e scendere per massi all’attacco della via che parte dal torrente, oppure seguire in piano il canale, guadare e raggiungere per cenge boscose la parte alta del monolite (orientamento difficile).
Dal torrente reperire l’attacco della via (vecchio rettangolo di vernice rosso arancio, e non freccia verde come indica la guida!), seguire due tiri sporchi di 5b/c e 4a sino a una cengia boscosa, spostarsi a sinistra e continuare per altri due tiri (o uno solo molto lungo) più puliti sino alla base vera e propria del monolite. Si può proseguire sulla sinistra (placchette in dural!) o al centro (tiro bello ma molto molto sporco, due passi duri e uscite rognose su licheni, tiro chiave della via), o ancora nel diedro a destra (non provato, appare sporchissimo). Giunti a una sosta sullo spigolo, proseguire per massi allo spigolo destro del monolite finale e risalirlo a destra del filo (un paio di friends molto utili). Si giunge a una sosta sotto il muro finale, superabile a sinistra sul filo (placchette in dural! e roccia molto sporca) o dritto per un vago diedro (chiodi vecchi e mal piantati) o a destra dopo i primi metri (variante di 5c non provata, probabilmente la soluzione più sicura).
Discesa consigliabile con tre doppie (20, 45, 30) sino alla base del monolite, poi doppia da un albero con catena o pendio a sinistra scendendo (facile ma scivoloso), sino alla cengia della seconda sosta. Da qui con due doppie su alberi di sorbo (25 e 45 m) si ritorna alla base.

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