L1 – iniziale facile rampetta, poi diedro/fessura e proseguire obliquando sulla destra fino a raggiungere la sosta, vicino al muretto strapiombante del tiro successivo. Max V+
L2 – traversare sulla destra dove si trova un primo fittone in centro alla parete strapiombante. Subito sopra si può vedere il successivo fittone che consente di effettuare in libera in sicurezza i passi chiave o di azzerare senza problemi. Una volta superata la tecnica e delicata pancia strapiombante, proseguire dritti verso una fessura rovescia. Seguirla sulla destra e superare il successivo muretto strapiombante più appigliato. Tiro di resistenza. Max VII+ o V+/A0
L3 – tiro verticale e ben appigliato di pochi metri, volendo accorpabile al tiro precedente. Max V+
L4 – dalla sosta traversare decisi a sinistra puntando verso il diedro, da percorrere per qualche metro verticalmente e successivamente ancora traversare decisamente a destra fino alla sosta. Bel tiro di traversi delicati ed aerei. Max VI-
L5 – inizialmente verticalmente poi obliquare sulla destra, puntando verso lo strapiombo ben visibile in cima. Superato quest’ultimo, si arriva alla cima del torrione per facili roccette. Max VII-
— DISCESA —
Non l’ho trovato scritto in nessun’altra relazione, ma io ho trovato molto semplice calarmi lungo la via “Fantasma della libertà”.
Con le mie mezze corde da 60 metri ho fatto 3 calate perfettamente verticali fino alla base del torrione sfruttando due sue soste.
Bella via, su roccia sempre ottima.
Passi chiave duri e di soddisfazione.
Ho apprezzato moltissimo anche il quarto tiro.
Personalmente ho utilizzato solamente i vecchi chiodi ed i fittoni presenti in parete.
Volendo comunque risulta una via proteggibile sia con friend che con cordini delle numerose clessidre (soprattutto nei tiri semplici).