Cima (la) da Malesco

Cima (la) da Malesco
La gita
taglia76
4 19/03/2013
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Volevo salire con l’auto fino a Patqueso, la strada era stata spazzata, ma malamente, restava un fondo nevoso con sotto del ghiaccio, e dato che non era stata sabbiata (sono passati nel pomeriggio quando ormai non serviva più), ho iniziato a pattinare nonostante le gomme da neve. Perciò sono partito praticamente dal primo tornante sopra Malesco. Inizio sfruttando in parte la strada con un dito di neve e soprattutto la mulattiera vecchia, dove sono presenti circa 20 cm di neve abbastanza umida (però sono partito alle 13, e a Malesco c’erano già 8 gradi e un bel sole primaverile). Superato il sasso broglio, sempre sci ai piedi sulla strada arrangiandosi un po’, vedo che è stata tracciata da qualcuno la forestale che sale a cortino, e quindi opto per questa anziche per la mulattiera. Qui circa 30 cm di fresca senza fondo e molto umida (versante in pieno sole nell’ora più calda), mi si forma uno zoccolo micidiale che rende la salita penosa. temo che la gita si rivelerà un flop. Fortunatamente all’incrocio con la mulattiera vedo che dei ciaspolari sono saliti da questa battendola per bene, quindi mi infilo sulla mulattiera e salgo più speditamente. All’inizio dei prati di cortino trovo lo scialpinista di Zornasco che ha battuto traccia su tutta la strada (poveraccio, visto che poi è dovuto scendere subito, si è perso il bello). Da qui la situazione muta radicalmente, tanta farina (in cima forse più di 50 cm), un po’ pesante ma ottima. Dato che il collega scialpinista fa dietrofront, continuo da solo, sfruttando la traccia dei ciasoplari, ben battuta ma morfologicamente poco adatta agli sci. Però mi adatto, anche perchè batter traccia in 50 cm di farina pesante non mi va proprio. E poi le pelli sono ormai fradicie, ed un po’ di zoccolo si forma. Così raggiungo la vetta verso le 16, panorama stupendo, temperatura gradevole, nemmeno un filo di vento.
Discesa stupenda, la farina è davvero tanta, ma la pendenza consente sempre di sciare divertendosi, stupendo il faggeto ripido sopra cortino, poi dall’alpe giù per la stradina, che si rivela anche abbastanza veloce, stando nella traccia di salita. Arrivato sulla carrozzabile, trovo che il sole ha nel frattempo sciolto il dito di neve che c’era in salita, quindi cammino per qualche centinaio di metri fino al tornante dove parte la vecchia mulattiera, che è tutta sciabile. Arrivo sci a i piedi a 200 metri dall’auto.
Direi che per il 19 di marzo una gita così su questa montagna è davvero una bella sorpresa

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