In undici partiamo seppure le previsioni meteo ci avvertano che prenderemo acqua. Giro ad anello.
Effettuiamo l’andata per l’itinerario gulliveriano, con tappa e foto sul Truc di S. Martino. Nel contempo speriamo quasi che il sole ci baci, ma fa solo finta. Arriviamo sul monte Ciarmetta contenti di non aver dovuto improvvisare un itinerario alternativo più corto per colpa del tempo che intanto peggiora inesorabilmente.
Dopo il pranzo al sacco partiamo alla volta di Falcimagna prendendo il sentiero dei minatori che parte con freccia indicatrice “Falcimagna/Bussoleno” tra Fugera e la cima. Siamo ora in mezzo ai boschi. Il sentiero è largo con tornanti ampi, nel passato era utilizzato dai minatori che portavano a valle il marmo estratto dalle miniere che distano una decina di minuti dalla sommità della Ciarmetta. Mentre scendiamo incontriamo numerose piazzole per la carbonaia.
Purtroppo a metà discesa veniamo investiti dalla pioggia incessante.
Ci addentriamo nella borgata di Falcimagna e seguendo il sentiero arriviamo sulla sterrata che ci porta verso le case Trucco.
Procedendo prendiamo l’ultimo sentiero che ci riporta a Foresto alle auto.
L’intero percorso è stato ri-taccato di recente ed è pulito.
Io ho trovato il giro, seppure in bassa valle, particolarmente interessante per la varietà di vegetazione che si incontra. Inoltre è uno degli “angoli” della Valsusa con rocce calcaree, con presenza quindi di miniere di marmo (bianco e verde).
Con il CAI di Viù.