Sentiero molto ben segnato sino alla casa di caccia di Gran Piano con bolli un po’ più sbiaditi da qui sino al bivio per la Bocchetta del Ges ma sempre su bella traccia. oltre questo punto i bolli spariscono ma si segue sempre il sentiero che, anche nei brevi tratti dove si perde tra l’erba o tra i sassi, rimane ben intuibile.
La meta era il lago superiore ma, per un inconveniente che ci ha fatto ritardare la partenza dal fondovalle, visto l’orario ci siamo purtroppo fermati a quello inferiore. Gli ambienti del Parco sono veramente “super” e nulla hanno da invidiare a quelli confinanti della Valle d’Aosta, con la vista della selvaggia conca rocciosa dominata dai versanti meridionali del Ciarforon e della Tresenta che da sola vale l’escursione: oltre ai laghi infatti la curiosità era anche quella di vedere queste cima da sud avendole sempre viste dai loro ghiacciati versanti settentrionali. Molto bella e ben ristrutturata anche la casa reale di caccia di Gran Piano adibita a casotto del Parco. Incontrato un’escursionista sul nostro percorso ed un paio in discesa dal casotto; avvistato un camoscio ed uno stambecco ma sicuramente molti altri avranno avvistato noi.
Con L’instancabile moglie Stefania.
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